Si allarga l'inchiesta della Procura di Prato, che ha portato nei giorni scorsi a una perquisizione anche all'Eremo di Calomini, nel comune di Frabbriche di Vergemoli.
Dalle perquisizioni eseguite nelle tre sedi della comunità (Prato, Aulla e Calomini) sono saltati fuori dei diari, il cui contenuto, incrociato con i primi interrogatori, ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di altri tre religiosi, portando quindi il numero delle presunte persone coinvolte in questa triste vicenda a dodici.
La notizia dell'apertura dell'inchiesta e le relative pesanti accuse, si parla di violenza sessuale su minori, ha naturalmente colto di sorpresa anche la comunità che insiste intorno all'Eremo di Calomini, al tempo dei fatti (periodo compreso dal 2008 e il 2016) gestito dai Discepoli dell'Annunciazione, che vi si insediarono nel 2011. La nostra testata ha avuto modo di raccogliere le dichiarazioni sia del sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini, che del governatore della Misericordia di Borgo a Mozzano, con sezione anche in val di Turrite, Gabriele Brunini.
L'inchiesta intanto come dicevamo prosegue, mentre si cerca di capire se gli episodi avvenuti possano aver coinvolto anche altri ragazzi abusati. Dai racconti fatti dai due fratelli ai sostituti procuratori a cui è stata affidata l'inchiesta, Laura Canovai e Valentina Cosci, è comunque emerso che non vi fossero altri minori presenti agli episodi incriminati.
Proprio dalla procura, come riporta anche Notizieprato.it, è partito l'appello affinchè chi ritiene di avere subito violenza si faccia avanti e bussi alla porta senza paura.
L'inchiesta, ricordiamo, è partita dalle segnalazioni dei servizi sociali che seuono la famiglia dei due fratelli, che all'epoca dei fatti erano stati affidati alla comunità dei Discepoli dell'Annunciazione, l'associazione di religiosi fondata da don Gilioli, e sciolta dal Vaticano nel dicembre scorso.
Don Gilioli intanto ha negato ogni addebito e si è dichiarato a disposizione della procura per ogni chiarimento sulla sua posizione. La sfilata di religiosi verso gli interrogatori intanto prosegue: uno di essi sarebbe in arrivo dalla Colombia, per essere sentito e charire la sua posizione.
Un terzo fratello intanto, più grande dei due che hanno raccontato degli abusi, avrebbe detto di essere a conoscenza di tutto ma di non aver mai subito violenze.
Inchiesta sui Discepoli dell'Annunciazione: altri tre religiosi indagati
Scritto da Redazione
Garfagnana
03 Febbraio 2020
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