“Il Governo precisi subito che le “esigenze lavorative”, indicate nel Dpcm di oggi, quali causa di deroga al divieto di qualsiasi movimento sia da e per le zone rosse, sia all’interno delle stesse, devono essere intese nel senso che le attività produttive e i trasporti connessi, anche in entrata ed in uscita da queste aree del Paese, devono necessariamente proseguire”.
Secondo il segretario nazionale di Trasportounito, Maurizio Longo, la chiarezza oggi è un obbligo e un dovere per evitare tutta la confusione provocata dalla mancata definizione del termine adottato dalla disposizione normativa.
L'appello di Longo, rivolto alle imprese ed ai loro conducenti, è quello di "non fermare il trasporto delle merci altrimenti non solo assisteremo al collasso dell'intera economia, ma soprattutto mancherebbero in alcune zone le materie prime necessarie e i prodotti finiti indispensabili per garantire la sopravvivenza delle comunità locali”.