Il gruppo consiliare di minoranza "Uniti per Gallicano" torna sulla questione del cinghiale ucciso e chiede al sindaco David Saisi di valutare la revoca della concessione degli impianti sportivi.
"Abbiamo appreso - esordisce il gruppo - della versione dei fatti, con tanto di ammissione della propria responsabilità, resa dal presidente dell’Associazione Impianti Sportivi Gallicano ASD, che ha in gestione l’intero complesso dove è avvenuta l’uccisione di un cinghiale lo scorso 2 febbraio. La ricostruzione fornita dallo stesso, sulla cui veridicità non è nostro compito stare a sindacare, è contenuta in una memoria protocollata in data odierna e indirizzata al Comune di Gallicano".
"Con un’interpellanza presentata al sindaco lo scorso 13 febbraio - spiegano i consiglieri - avevamo già posto degli interrogativi circa l’osservanza delle norme di sicurezza imposte a carico del gestore dalla convenzione stipulata con il comune, dai regolamenti e/o dalla legge. Avevamo chiesto, pertanto, all’amministrazione comunale, se si configurassero delle violazioni tali da rendere ipotizzabile, fra le misure da intraprendere, quella della revoca della concessione. Ora, in attesa di una risposta all’interpellanza abbiamo letto sui social una vaga dichiarazione del sindaco che parla di “(…) conferire l’incarico a un legale per esaminare le carte al fine di prendere tutte le opportune iniziative".
"A nostro avviso - conclude l'opposizione - la questione, in realtà non è di mera natura legale, ma molto più semplicemente di opportunità politica e il sindaco, prima di pensare a nominare avvocati, valuti in modo serio se è il caso di mantenere questa gestione degli impianti sportivi o se non sia il caso di recedere dalla convenzione, con cui si affidano gli impianti un’associazione presieduta dall’autore di un gesto deprecabile, che in quell’area ha commesso dei reati mettendo a rischio la sicurezza pubblica anziché tutelarla".