Una situazione di copertura dei posti previsti per legge abbastanza soddisfacente, in generale, con alcune scoperture dovute perlopiù a pensionamenti o - più raramente - ad ampliamento dell’organico.
Molto stimolante la riunione online con i rappresentanti del centro per l’impiego di Lucca e Pistoia che ha visto la partecipazione dei due garanti della persona disabile Alice Pioli e Giovanni Alberigi - da poco introdotti in seno, rispettivamente, all’Unione Comuni Garfagnana e all’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio - oltre che della EQ del collocamento mirato dei disabili per l’area Lucca e Pistoia Valeria Lapicella.
Dall’incontro è emerso che, nell'ambito di competenza del centro per l'impiego di zona, ci sono al momento due casi di sospensione – solitamente dovute a crisi aziendali – e che gli ambiti in cui sono più presenti le scoperture sono le AUSL e le scuole: le prime stanno cercando di fare modificare la legge per escludere dal conteggio del personale su cui basare l'assunzione di categorie protette tutto ciò che è prettamente lavoro medico; nelle seconde, invece, il problema sorge soprattutto nel corpo docente che viene assunto tramite concorsi nazionali e sono necessarie lauree o diplomi (non sempre raggiungibili da persone con disabilità)
Tra le notizie positive invece: risulta che alcune aziende non in obbligo di legge abbiano fatto richiesta di stipulare convenzioni per assumere personale con disabilità.
L’incontro è stato introdotto da Romina Nanni, dirigente del settore servizi per il lavoro di Lucca e Pistoia, la quale quale ha elencato gli strumenti messi a disposizione dai centri per l'impiego, sia per le persone che si iscrivono nelle liste di collocamento sia per le aziende che si rivolgono a loro per completare il proprio organico.
“Sono presenti attività di assistenza, consulenza e supporto alle aziende per facilitare le assunzioni – ha spiegato Nanni -. La legge sul collocamento mirato prevede che, entro la fine di gennaio di ogni anno, le aziende trasmettano il prospetto lavoratori (PIA) per determinare i posti disponibili per le persone con disabilità. Dopo aver esaminato i PIA, l'apposito ufficio del centro dell'impiego contatta quindi le aziende con obbligo di legge per concordare un piano di assunzioni di personale di categorie protette da sviluppare in due o tre anni (si arriva a quattro per gli enti pubblici)”.
Un modo per assumere è attraverso il servizio di preselezione offerto dal centro per l'impiego, da richiedere entro 60 giorni, attraverso il quale l'impresa può mantenere l'anonimato in quanto la prima scrematura dei candidati viene fatta direttamente dal centro per l'impiego. “Come previsto dalla legge – ha sottolineato la responsabile - le aziende possono, sotto alcune condizioni specifiche, andare incontro ad esonero. Per limitare questi casi, però, il centro per l'impiego incontra le varie aziende al fine di studiare le modifiche attuabili per facilitare o adattare le mansioni alle disabilità”.
Nel corso della seduta è stato approfondito il ruolo dell’agenzia ARTI della Regione Toscana, che gestisce i centri per l'impiego, la quale svolge una forte attività di marketing sui principali social network per pubblicizzare i vari servizi offerti. seminari, recruiting day, presentazioni aziendali, ma anche invio di avvisi su incentivi all’assunzione possibili attraverso il fondo sociale europeo o avvisi particolari per la categoria dei lavoratori con disabilità psichica.
“L’agenzia – ha aggiunto Nanni – offre anche servizi di incontro e presentazione con gli studenti degli ultimi anni delle scuole del territorio, inclusi gli studenti con disabilità e le loro famiglie, per prospettare le situazioni che si troveranno di fronte una volta completato il ciclo di studi”.
Dalla responsabile è arrivata la precisazione che i centri dell'impiego attuali non sono più semplici uffici a cui ricorrere per trovare un lavoro qualsiasi, ma anche un supporto per i soggetti per attivarsi in maniera autonoma nella ricerca di un lavoro e costruirsi un background professionale.
“In questo ambito – ha concluso - c'è molta collaborazione e stimolazione da parte delle scuole per realizzare percorsi di avvicinamento al mondo lavorativo. Nelle scuole sono realizzati incontri specifici prima con le famiglie e poi con gli studenti con disabilità stessi per informare e preparare tutta la famiglia anche al “Dopo di noi”. È importante anche per i centri per l'impiego realizzare un percorso di consapevolezza sulle effettive capacità del ragazzo disabile prima con la famiglia e poi col ragazzo stesso per non generare aspettative troppo alte, ma anche troppo basse. Solitamente vengono pubblicati due bandi l'anno per le agevolazioni, in uscita prima della fine dell'estate (luglio- settembre)”.
A conclusione dell'incontro è intervenuta anche Raffaella Belluomini, responsabile del settore relazioni e attività con le aziende, che ha specificato come, con le relazioni con le aziende, si punti non solo al rispetto dell'obbligo di legge ma anche a creare una nuova cultura che preveda l'inserimento dei disabili come risorsa lavorativa al pari degli altri.