Partecipazione e capitale umano: è il succo dei 70 progetti messi in campo dalla Riserva di Biosfera dell'Appennino Tosco Emiliano che riguarda 34 comuni tra Reggio, Parma, Modena, Massa e Lucca, con ricadute specifiche in Garfagnana: l'Orecchiella, Sillano Giuncugnano, Barga, Castelnuovo e Pieve Fosciana i territori coinvolti.
I 70 progetti, che svariano dal settore educazione (con il coinvolgimento degli studenti) al settore ambiente e turismo, passando per la tutela della ruralità, verranno presentati e approfonditi mercoledì 19 febbraio all'annuale assemblea consultiva della Riserva di Biosfera dell'Appennino Tosco Emiliano, che si terrà presso il Campus Universitario di Parma. Nell'occasione sono previsti cinque tavoli di discussione dedicati a diversi temi e progettualità su cui la Biosfera sta lavorando: uomini e foreste; enogastronomia; spiritualità ed ecologia; vie storiche e turismo outdoor; paesaggio e geomorfologia.
"La Riserva di Biosfera – ha spiegato Fausto Giovanelli, coordinatore MAB – è prestigio Unesco, ma soprattutto è già oggi un operare concreto a collaborare affinché educazione, scienza e cultura, siano al servizio del nostro Appennino e dello sviluppo sostenibile del pianeta. La Riserva di Biosfera vive dell'azione dei numerosi soggetti pubblici che hanno sottoscritto la candidatura, ma altresì è partecipata da tutte le loro comunità, persone, associazioni, privati e scuole. Vogliamo mettere l'Appennino tosco emiliano nelle condizioni di partecipare con progetti di livello e dimensioni adeguate alla strategia e alle risorse del green deal Europeo".
"Alla quarta assemblea del 19 febbraio - aggiunge Giovanelli - si ritroveranno tutti gli attori pubblici e privati coinvolti nella Riserva della Biosfera. In questi quattro anni sono partiti 70 progetti. Il Parco nazionale, pur essendo ente di riferimento dell'Unesco, è solo uno degli attori, perché è proprio la collaborazione fra enti e soggetti diversi il valore aggiunto di Mab Appennino".
Entrando nello specifico di ciò che riguarda la Grafagnana, da segnalare il “Simposio di scultura in legno”, afferente alla sezione ruralità e che coivpolge il comune di Sillano Giuncugnano. In questa zona l'economia del bosco ha conservato un notevole rilievo economico e sociale. In questo contesto è stata avviata ed è particolarmente riconosciuta una manifestazione artistica dedicata alla scultura in legno, che interpreta creativamente uno dei valori delle materie prime riconosciute come tipiche e proprie dell’alta Garfagnana.
Un altro progetto invece, finanziato dal Gal Lunigiana, riguarda la Via del Volto santo, e si propone di valorizzare le risorse naturali paesaggistiche e storico-culturali sulla direttrice Pontremoli, Fivizzano, Castelnuovo Garfagnana, Barga e Lucca, attraverso investimenti finalizzati alla fruizione pubblica di infrastrutture ricreative e turistiche presenti nei territori della Lunigiana. Analoghi e complementari progetti sono in corso, per iniziativa delle Unioni comunali, in Garfagnana.
“Noi la prendiamo di petto” invece, è un progetto presentato dal gruppo “Il Ritrovo di Roberta” e dalla Pubblica Assistenza CAV (Corpo Antincendio Volontario) di Pieve Fosciana. Il progetto intende garantire il servizio gratuito di trasporto alle donne operate al seno per sottoporsi a chemioterapia, servizio erogato dalla Asl fino a pochi mesi fa e sospeso per razionalizzare le spese.
Altra importante iniziativa coinvolge il parco dell'Orecchiella: a seguito dell'assorbimento del Corpo forestale all'interno dell'Arma dei carabiniei, (avvenuto nel 2017) per consentire continuità di fruizione pubblica e rafforzare il ruolo di promozione ed educazione all’ambiente, è stato sottoscritto un accordo pluriennale fra il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e il Comando dei Carabinieri Forestali (Cufaa).