"Da anni ribadiamo che la situazione del Lago di Pontecosi è intollerabile. Già con un'interrogazione presentata in Regione nel 2022 si evidenziava che il Lago versava in condizioni critiche, era diventato una sorta di palude, e vi era inoltre una presenza di detriti e sabbia da far riaffiorare una vera e propria isola. Durante le discussioni del piano operativo di svaso del bacino di Vagli, alle quali hanno preso parte sindaci o delegati dei Comuni di Pieve Fosciana, Castelnuovo Garfagnana, San Romano, Camporgiano, e Piazza al Serchio, a quanto ci risulta, si arrivò alla conclusione che, per risolvere il problema, non si doveva procedere allo svaso del lago di Vagli ma creare le condizioni per le quali l'acqua e la parte solida che arriva da Vagli non si depositassero nel Lago di Pontecosi. E che a tale scopo doveva essere rimosso il materiale presente nel lago e poi aprire la diga contestualmente all'arrivo dello svaso del lago Vagli. In quel momento Enel ricevette il via libera dall'Ente Dighe di realizzare un progetto di gestione e manutenzione del lago di Pontecosi. All'interno del quale fu inserito nuovamente lo svaso in coda di piena, la ristrutturazione della diga, l'aumento del massimo invaso da 311 a 311,50 e la rimozione dei detriti accumulati davanti al paese, che sarebbero stati riposizionati su entrambi i lati del lago, nelle immediate vicinanze della diga. Dalle sezioni proposte da Enel riguardo la rimozione del materiale si capiva che non erano sufficienti alle necessità, quindi il comune di Pieve Fosciana propose un'alternativa, quella di realizzare una scogliera profonda 10 metri dalla riva verso il centro del lago, per tutta la lunghezza della sponda lato paese, in modo di collocare all'interno della stessa altro materiale. Enel accolse questa idea e fu stipulato un accordo per il quale il Comune si impegnava a presentare il progetto in corso d'opera e a ricevere le varie autorizzazioni. Enel, in base a tale accordo, avrebbe finanziato questa ulteriore opera, ma il Comune di Pieve Fosciana non ha successivamente proseguito su tale impostazione. In compenso, a Pontecosi si continuano ancora a vivere momenti di paura, perché si è rischiato che il fiume passasse dentro il paese. Alla luce di questo ci domandiamo se il lago abbia ancora i requisiti di sicurezza per i quali è stato progettato. Per questa ragione abbiamo presentato un'interrogazione rispettivamente al Ministero della Protezione Civile e al Presidente della Regione Toscana per sapere come intendano adoperarsi per mettere finalmente in sicurezza il Lago di Pontecosi e, conseguentemente, il suo abitato", dichiarano l'onorevole Alessandro Amorese e il Capogruppo in Consiglio regionale Vittorio Fantozzi, esponenti di Fratelli d'Italia, ringraziando per la problematica segnalata dal Consigliere Fdi di Castelnuovo di Garfagnana Silvia Grossi.
