I suoi parrocchiani in segno di affetto hanno voluto portare a spalla il feretro dalla chiesa al cimitero distante circa 400 metri. E’ stato uno dei momenti più emozionanti delle esequie di don Vinicio Pedri nella chiesa di Borsigliana, nel comune di Piazza al Serchio, presiedute dall’arcivescovo Paolo Giulietti, con il vicario monsignor Michelangelo Giannotti, il parroco di Castelnuovo monsignor Angelo Pioli, don Alessandro Gianni insieme ad altri venti sacerdoti concelebranti provenienti dalla nostra diocesi e da quella di Massa Carrara – Pontremoli.
Tantissime le persone presenti giunte da tutta la Garfagnana e da fuori, a cominciare dalla sorella Licia, le nipoti Nicoletta ed Antonella con le loro famiglie, cugini e parenti. Poi le rappresentanze del comune di Sillano Giuncugnano e del comune di Piazza al Serchio con l’assessore Valeria Bertei. Hanno accompagnato la celebrazione della Messa i canti eseguiti dal coro parrocchiale di Borsigliana, guidato da Virgilio Brega. Al termine, a nome delle quattro parrocchie guidate da don Vinicio, il segretario del Consiglio parrocchiale per gli affari economici di Borsigliana professor Dino Magistrelli ha ricordato la figura dello scomparso ed il suo operato.
Don Vinicio, che avrebbe compiuto 86 anni il prossimo giugno, era assente da circa otto mesi per ragioni di salute dalle sue quattro parrocchie, di cui era alla guida da parecchi anni, quella di Nicciano dal 1966, Borsigliana dal 1971, Dalli Sotto dal 1972 e Dalli Sopra dal 1987. Una lunga missione sacerdotale portata avanti sempre con impegno e altruismo fino a pochi mesi fa, quando varie patologie avevano cominciato a minare il suo pur forte fisico, fino al decesso, nonostante il prodigarsi professionale e umano di tutto il personale, nel reparto di Medicina, all’ospedale di Castelnuovo, dove era ricoverato da qualche giorno.
“Don Vinicio - ha affermato don Alessandro Gianni, coordinatore di numerose parrocchie dell’alta Garfagnana - ha voluto servire i suoi parrocchiani fino a che ha potuto. Non si è mai tirato indietro, per supplire alla mancanza di preti, restando cosi vicino alla sua gente fino all’ultimo”.