Scadrà il 14 gennaio la possibilità di fare osservazioni alla variante al regolamento urbanistico depositata dal Comune di Castelnuovo nel Bollettino Regionale dello scorso 14 dicembre. Dopo le perplessità della minoranza, anche l’associazione Compriamo a Castelnuovo, centro commerciale naturale di Confcommercio, fa sentire la propria voce. L’associazione era già intervenuta nei mesi precedenti, ma ora lancia un invito al sindaco Andrea Tagliasacchi. «Gli proponiamo di fare assieme un giro del nostro paese per fargli capire lo stato in cui versa il commercio», dice il presidente Andrea Baiocchi.
Nonostante i quasi 100 associati raggiunti anche in questo 2022 e un calendario eventi che ha soddisfatto le attese, l’associazione sottolinea come il momento sia davvero difficile per le attività commerciali del capoluogo della Garfagnana. La variante che il Comune vuole adottare trasformerà in zona commerciale uno stabile vicino all’Antica Valserchio dove dovrebbero sorgere tre attività commerciali di importante metratura. «La crisi era già in atto prima della Pandemia, quest’ultima ha accelerato certi processi e si sono poi aggiunti problemi su problemi con il vertiginoso aumento dei costi delle materie prime, energia e gas in primis – spiega Baiocchi – non a caso, poi, la nostra realtà è classificata come area interna ovvero area distante dai luoghi di offerta di servizi base». E le saracinesche si abbassano con ovvie conseguenze. «Abbiamo tenuto botta finora come numero di associati e tante attività si sono trasferite senza chiudere – specifica Baiocchi – ma basta vedere il centro storico per capire quanti sono i fondi sfitti. Anche per questa problematica abbiamo lanciato una proposta all’associazione per recuperarli almeno visivamente e sarebbe interessante riprenderla in mano. C’è poi l’e-commerce che contrasta con i negozi cosiddetti appunto di vicinato e non va dimenticato che un Centro Commerciale Naturale come quello di Castelnuovo conta circa 200 lavoratori dipendenti». La nuova area commerciale rischia dunque, secondo l’associazione, di portare più disagi che benefici. «Bisogna aggiungere che Castelnuovo sta già attendendo un’area commerciale, quella denominata Fabbrica, in via Farini, a due passi dal centro storico – chiude Baiocchi – anche qui però i problemi del momento storico ne stanno frenando la nascita. Stiamo parlando di un complesso dove potranno trovare spazio ben 27 attività commerciali. La variante che il Comune vuole adottare affonda le sue radici in considerazioni risalenti al piano strutturale intercomunale che il consiglio ha approvato nel 2017. Non solo cinque anni fa, ma un’era fa. Riteniamo che una nuova area commerciale in una zona periferica come quella industriale possa essere nociva alle attività nostre associate e in generale al commercio di Castelnuovo. Invitiamo il sindaco e la giunta a ripensare a questa possibilità».