Tra gli imprenditori toscani del terziario, uno su quattro ritiene che la qualità della vita sia peggiorata negli ultimi due anni. Colpa dell'effetto pandemia, ma anche della diminuzione del reddito medio e della crescita del senso di insicurezza di fronte ai fenomeni criminosi. È quanto emerge dall'indagine diffusa oggi (martedì) da Confcommercio in occasione della decima edizione di "Legalità, ci piace", giornata di approfondimento e riflessione sul tema della legalità organizzata dalla Confederazione nazionale. Nelle regioni del centro Italia – compresa ovviamente la nostra – il 7,9 per cento degli imprenditori percepisce un peggioramento delle condizioni sul fronte della sicurezza. A dirlo sono i dati elaborati da Confcommercio Toscana, secondo i quali oltre l'83 per cento dei commercianti effettua investimenti in misure di protezione. A preoccupare di più nel centro Italia sono racket e usura: il 14,1 per cento degli imprenditori ha avuto notizia di fenomeni di usura o estorsione nella propria zona di attività, dato comunque inferiore alla media nazionale del 21,4 per cento. Abusivismo e contraffazione restano i fenomeni criminosi considerati più dannosi per le aziende di commercio, turismo e servizi: il 63,8 per cento degli imprenditori se ne ritiene "molto o abbastanza penalizzato", un dato comunque inferiore alla media nazionale del 65,1 per cento.
"Come abbiamo sempre denunciato sin dal momento della sua esplosione – affermano il presidente e la direttrice di Confcommercio province di Lucca e Massa Carrara, Rodolfo Pasquini e Sara Giovannini -, la pandemia ha mostrato la vulnerabilità del nostro sistema economico e sociale. Le imprese si stanno impegnando nella ripresa, ma gli ostacoli da superare sono ancora molti ed in questo clima ogni fenomeno criminoso è percepito in maniera ancora più grave, per quanto resti alta la fiducia nell'operato delle forze dell'ordine".
La giornata che Confcommercio ha voluto dedicare alla legalità, giunta alla decima edizione, si propone l'obiettivo di offrire l'analisi, la denuncia e la sensibilizzazione sulle conseguenze dei fenomeni criminali per l'economia reale e per le imprese. Un appuntamento annuale che coinvolge l'intero sistema confederale per promuovere e rafforzare la cultura della legalità, prerequisito fondamentale per la crescita e lo sviluppo.