Forse non tutto è perduto. Forse, qualcosa si è salvato. Se migliaia di giovanissimi fremono per vedere e sentire un rapper così, con la faccia da bravo ragazzo ed il cuore puro, che non canta di droga, alcol e pistole - come il 90 per cento dei trapper - ma dedica addirittura una canzone al nonno ("Una delle persone che amo di più della mia vita") e ricorda un eccidio avvenuto 80 anni prima (la strage di Sant'Anna di Stazzema, 12 agosto 1944), beh, allora il mondo ha ancora una speranza. Qualcosa arde sotto le ceneri di una generazione spenta perché cresciuta troppo in fretta.
Alfa, il numero uno. "C'è differenza tra innamorarsi e amare" dice, con la saggezza che smentisce i suoi anni, sul palco di Mont'Alfonso. I bimbi lo applaudono. Ma capiscono? Probabilmente sì. Perché oggi si bruciano le tappe più velocemente. Forse fanno più fatica i genitori, perché si prendono troppo sul serio. Infatti, più che ascoltare, vigilano sui figli. Come se quello sul palco fosse un alieno e parlasse una lingua nuova. Mai sentita. O sentita da giovani, poi scordata.
Frida Khalo. Alfa cita pure Frida Khalo, la pittrice messicana emancipata e libertina, divenuta un simbolo per le donne e, in generale, per tutte le persone che vedono orizzonti laddove gli altri, invece, vedono confini. "Non so chi ha creato il mondo, ma so che era innamorato". Che frase, anche questa. Un verso forte, detto da un giovane con la vita davanti. Cos'ha Alfa che lo distingue dai suoi coetanei e colleghi trapper, per cui il mondo è un'insidia e il presente una minaccia?
"Lasciatevi andare, fidatevi di me. Alziamo il livello di magia". Alfa, con la sua chitarra al collo e il suo sorriso stampato in faccia, è un esempio da seguire per chi, tutto il giorno, si lamenta di ciò che non ha e guarda con invidia l'erba verde del vicino. "Ancora non mi sono abituato ad avere così tanta gente davanti - ammette -. Il mio primo live l'ho fatto in una gelateria con i clienti che chiedevano la stracciatella". Ecco che cos'ha Alfa: l'umiltà. E l'ironia.
In lui non c'è niente di pornografico. L'amore è sempre quello dei nonni: "Facciamo m'ama o non m'ama", "Sei una regina alla quale si fa la corte"... Incredibile. E i giovani lo seguono. Convinti. Sanno le sue canzoni a memoria e le cantano a squarciagola. Così si alleva una società che antepone il rispetto, al sopruso; la carezza, alla violenza; la pace, alla guerra. Con la tenerezza e il pudore che tornano magicamente di moda. Come zombie dall'oltretomba.
"Siamo in uno dei posti probabilmente più belli in cui abbiamo suonato quest'anno". Così ha detto Alfa guardando le stelle in Fortezza a Castelnuovo. Almeno lui se ne è accorto. Lui, il cielo lo ha guardato davvero. Mont'Alfonso è una preghiera elevata al cielo in notti di luna come questa. "Sogna, ragazzo, sogna". E voi, ragazzi, spegnete i cellulari e guardate la volta celeste. È buia sì, ma nel buio si vedono meglio le stelle. Ricordatevelo.
Un Alfa... beto di emozioni in Fortezza: la meglio gioventù sul palco di Mont'Alfonso
Scritto da andrea cosimini
Castelnuovo
12 Agosto 2024
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