Mirabile operazione di pattugliamento in località Castelnuovo di Garfagnana delle nostre forze dell’ordine impegnate nella loro delicata funzione di controllo dei criminali del sabato sera. La popolazione deve essere tranquilla perché lo Stato c’è e NESSUNO può farla franca con uscite clandestine.
Verso le 23 una pattuglia dei militari, dopo tanto girovagare per strade deserte, finalmente incrocia una macchina proveniente in senso ostinato e contrario. Chiaramente qualcuno è evaso dai domiciliari, ben un’ora dopo il coprifuoco bellico. Scatta la missione punitiva. Le forze dell’ordine eroicamente fanno inversione di marcia e si lanciano all’inseguimento del criminale. La vettura clandestina in breve viene raggiunta e tallonata a distanza sempre più ravvicinata. Ma l’automobilista pare non accorgersi di niente e continua la sua marcia. Dove andrà costui, da quale cena proibita sarà reduce? O magari festa, quindi ancora più grave. La sicurezza nazionale non può tollerare reati di questo tipo, bisogna accertare la verità e multare pesantemente l’evasore. Lo Stato, gravato dai ristori, deve pur far cassa, no? Le multe devono essere tante e sostanziose e non basta più “colpirne uno per educarne cento”, bisogna colpire tutti, in modo capillare.
Il coraggioso inseguimento finisce però nel luogo più inaspettato: il parcheggio dell’ospedale. Le forze dell’ordine prontamente si affiancano alla vettura incriminata e chiedono conto dell’evasione all’automobilista intimorito: “Dove va, perché è qui?”. Lui, ormai pienamente consapevole del rischio, balbetta: “Veramente devo andare al Pronto Soccorso”. Cavolo, bello smacco, e ora come si fa? Niente multa, solo un quarto d’ora perso a inseguire un criminale che tale non è. Accidenti, stavolta è andata male, le forze dell’ordine fanno dietrofront e tornano ad avventurarsi per le impervie strade garfagnine alla caccia di altri dannati delinquenti usciti forse di casa il sabato sera.
Ma questo dimostra il coraggio e l’impegno dei nostri militari, i quali, sprezzanti del pericolo, pattugliano le strade per il nostro bene. Siamo orgogliosi di loro come dello Stato che chiede alla popolazione di collaborare. “Chi sa, parli”, i governanti lo dicono da un anno e il popolo – sempre ligio nei confronti dei diktat governativi - prontamente ha risposto e risponde. Chi nota movimenti sospetti, tentativi di festeggiare chissà cosa, sta facendo per fortuna il proprio dovere di cittadino. La delazione viene premiata con l’eterna gratitudine di governo, regioni, comuni, sindaci, prefetti, e chi più ne ha più ne metta.
Denunciate chi nasconde in casa ospiti clandestini, denunciate qualsiasi movimento notturno e pure diurno, come ai bei tempi delle varie dittature. La vostra sicurezza, ribadisce a ogni piè sospinto lo Stato, è la nostra priorità.