Continua la protesta dei sindacati FP CGIL, CISL FP, UIL FPL per le condizioni di lavoro insostenibili alle quali sono costretti i lavoratori della sanità della ASL Toscana Nord Ovest. “E' un problema generale quello della carenza degli organici che riguarda tutti i settori della ASL TNO”, affermano Lorena Maggiolo, Elisabbetta Battistoni, Enzo Mastorci, Maria Grazia Simoni, Pietro Casciani e Andrea Lunardi, tuttavia proseguono “per il Pronto Soccorso del Presidio di Lucca e della Valle del Serchio la criticità dovuta al peggioramento delle condizioni di lavoro del personale addetto è divenuta preoccupante anzi è il caso di dire non più tollerabile e la mancanza di un'adeguata dotazione organica sta mettendo a serio rischio sia l'assistenza sanitaria erogata che la salute degli operatori, per questo, abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione dinanzi al Prefetto di Pisa”.
Le OO.SS. aggiungono che il numero di operatori addetti al Pronto Soccorso è sceso sotto la soglia del consentito dalla legge e dai contratti, va considerato che il personale rimasto “sul campo” è già logorato da più di due anni di emergenza sanitaria, per cui è facile comprendere l'impossibilità di affrontare oggi turni di lavoro in sicurezza, nelle condizioni proposte dalla ASL, essendo peraltro incompatibili con il rispetto degli istituti contrattuali relativi al riposo e al recupero delle energie psico-fisiche peraltro necessarie a rendere prestazioni in sicurezza.
I sindacati hanno poi tenuto a precisare che al momento affrontano la situazione più grave, rappresentata appunto dal Pronto Soccorso, dove il problema della carenza di organici è oggi insostenibile ed il personale addetto, per l'eccessivo carico di lavoro risulta anche esposto ad un rischio professionale elevatissimo, ma subito dopo, aggiungono i sindacalisti, la protesta proseguirà anche per tutte le altre situazioni critiche presenti nei vari settori attenzionati.
Le Organizzazioni Sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL concludono quindi affermando che pur nella consapevolezza del momento critico vissuto, è stato dichiarato lo stato di agitazione del Personale dinanzi al Prefetto di Pisa al quale chiedono di essere convocati per l'espletamento del tentativo di conciliazione entro il termine previsto dalla legge, allo scopo di trovare soluzioni che possano rendere le condizioni di lavoro degli addetti sostenibili ed in sicurezza sotto ogni profilo.