Che bello rivedere la Rocca Ariostesca - luogo simbolo della città - animarsi di nuovo con eventi culturali di questo livello, sia per qualità della proposta artistica che per quantità di iniziative.
Ieri pomeriggio, quella che un tempo (dal 1522 al 1525) fu la dimora e il quartier generale del commissario ducale estense, nonché celebre poeta, Ludovico Ariosto è stata il suggestivo palcoscenico della presentazione della mostra retrospettiva "Pasquale Mariani - Fotografia come pensiero" in scena dal 13 al 28 luglio, nella sala "L. Suffredini" di Castelnuovo di Garfagnana, e dal 3 al 18 agosto del Chiostro San Sisto di Villa Collemandina.
Mentre turisti e famiglie giravano incuriositi nelle spaziose sale e negli stretti cunicoli del museo multimediale - una sorta di moderno e tecnologico "Palazzo di Atlante" dove perdersi come in un labirinto magico -, tra mostre pittoriche e visite guidate, al secondo piano si consumava un partecipato incontro alla presenza del sindaco di Castelnuovo di Garfagnana Andrea Tagliasacchi, di quello di Villa Collemandina Francesco Pioli e dei quattro relatori - Cristoforo Feliciano Ravera, curatore della mostra, Enrico Barsanti, amico di Mariani, Enrico Stefanelli di Photolux e Pietro Luigi Baroni della Fondazione Cresci - come evento inaugurale dell'esposizione fotografica che, idealmente, unisce le due terre in cui Mariani ha vissuto: Castelnuovo, dove è nato e cresciuto, e Villa, dove il fotografo ha soggiornato con la moglie (precisamente a Canigiano) una volta raggiunta la pensione.
A moderare l'evento Pietro Guidugli, presidente del Circolo Fotocine Garfagnana, che ha chiamato, per un intervento, anche Patrizia Pieroni, la quale ha portato il saluto di Andrea Palestini, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, tra i sostenitori dell'allestimento.
"Ho conosciuto Pasquale Mariani molto tempo fa - ha esordito il primo cittadino di Villa -. Una persona cordiale, garbata, gentile, a tratti timida. Mai che abbia espresso le sue qualità di artista della fotografia. Sono venuto a saperlo dopo della sua straordinaria vocazione. Una volta mi rivelò di voler immortalare ritratti perché suscitassero pensieri in chi li contemplava. Questa era la sua ambizione".
"Si tratta di un'esposizione fotografica importante - ha detto, a sua volta, il sindaco di Castelnuovo - perché raccoglie e valorizza il lavoro straordinario di Mariani, sintesi di un percorso storico-culturale che fa emergere un vissuto di relazioni umane che inseriscono la Garfagnana in un contesto nazionale ed internazionale. Dal catalogo traspaiono l'amore per il territorio e per la fotografia, intesa come riflessione e pensiero".
Un vasto archivio fotografico quello lasciato in eredità da Pasquale Mariani all'amico Cristoforo Feliciano Ravera. Un interessante repertorio di immagini - che vanno dal bianco e nero al colore, dalla diapositiva al digitale - del quale sono state selezionate una serie di fotografie che, insieme alla sua biografia, sono state poi riprodotte nel catalogo, presentato anch'esso in occasione dell'inaugurazione.
Gli orari di apertura della mostra sono i seguenti: lunedì, martedì, mercoledì (17-19.30); giovedì (10-12.30; 17-19.30); venerdì (17-19.30); sabato e domenica (10-12.30-17-19.30).