Un nuovo caso di positività al coronavirus a Castelnuovo di Garfagnana è stato rivelato direttamente dall’interessata e dal suo datore di lavoro. Si tratta della signora Monica, dipendente storica di un’agenzia di viaggi del capoluogo. Un nuovo caso? Ufficialmente sì, ma a ragion dei fatti probabilmente no. Il tampone al covid-19 è stato effettuato lo scorso mercoledì 1° aprile e il risultato è arrivato soltanto ieri, domenica 5 aprile. Per Monica, che si trovava in perfetta tranquillità nella propria abitazione, una “doccia fredda”, perché a questo punto, non si aspettava proprio questo “esito”. Importante, comunque, è ripercorrere le tappe con ordine e lo facciamo direttamente con l’interessata che, in pratica, avvertiva alcuni dei sintomi del coronavirus (assenza di olfatto e gusto) quasi un mese fa.
“Circa un mese fa, il 8 marzo – ci racconta Monica – avevo avuto poche linee di febbre e un raffreddore leggero. Presi un semplice medicinale che, in breve tempo, mi fece passare la febbre. Incontrando due delle persone legate all’agenzia che poi sono risultate positive, ricordo che ne parlai. L’8 marzo, ero a casa e avevo lasciato il pranzo nel forno, dedicandomi poi ad altre faccende domestiche. Il tempo passava e non sentivo odori per cui ero tranquilla, mi ero quasi dimenticata del pollo nel forno! Alla fine sono andata a vedere scoprendo con sorpresa che il cibo era completamente bruciato!”.
Mancanza di olfatto, uno dei sintomi del coronavirus: “Non avevo sentito l’odore, come non sentivo i sapori, pur non avvertendo febbre. Siamo all’8 marzo e nei giorni successivi la situazione a Castelnuovo è precipitata, con diversi casi, come tutti sappiamo. Essendo entrata in contatto con persone positive, il giorno dopo mi sono messa in quarantena e ho segnalato il mio caso ai medici, anche la Asl ne era a conoscenza. Non mi è mai stato fatto il tampone, immagino non sia una cosa così immediata, comunque il 23 marzo ho terminato il tempo a casa”.
Cosa è successo poi? “Avevo necessità di vedere un familiare però non mi fidavo, per cui mi sono riattivata per avere rassicurazioni o sapere come comportarmi, senza rischiare o far rischiare. Alla fine il 30 marzo è partita la segnalazione e il 1° aprile mi hanno effettuato il test. Dopo alcuni giorni di attesa, quando quasi non ci pensavo più, ho avuto la notizia! Personalmente avverto ancora i “famosi” sintomi della mancanza di olfatto e gusto, proprio come un mese fa. Eppure la tv parla comunemente di 14 giorni … “.
Adesso? “Adesso è partita la quarantena e, vivendo con mio marito e mia figlia, mi auguro che gli venga effettuato subito il tampone. Mi sembra il minimo!”.