Il cantautore e polistrumentista lucchese presenta sabato 1 febbraio a Castelnuovo l'album "Pranzo di famiglia": in una piacevole chiacchierata l'artista ci ha raccontato il momento felice della sua carriera e la sua passione per la musica.
Pranzo di Famiglia è un lavoro autobiografico, nasce dal bisogno di raccontarsi o dalla necessità di riflettere sul passato?
Entrambe le cose. Pranzo di famiglia il mio primo progetto da solista, in cui racconto quelloche è successo fino a questo momento. Lo faccio con parole sincere, non c'è nulla di costruito o elaborato, c'è solo il mio modo di essere.
Perchè proprio questo titolo?
Perchè la mia famiglia mi ha sempre sostenuto, e una sorta di famiglia si è creta anche con tutti i collaboratori che hanno contribuito a realzzare questo progetto. Scelta del lavoro completamente in italiano.
Come è nata l'idea di realizzare il video nei sotterranei delle mura?
Sono molto legato alla mia città, nonostante i viaggi ch devo fare per lavoo, quando posso io sto qua, perchè Lucca la adoro. E un'arma a doppio taglio, essendo piccola non offre le possibilità artistiche e professionali che possono offrire le grani metropoli, ma Lucca è una città piena di arte e a cui si rimane sempre legati. E poi i lucchesi, anche le parti istituzionali, devo dire sinceramente, mi hanno sempre sostenuto e aiutato.
Con la parteciapzione ad X-Factor si è creata un sinergia con Manuel Agnelli, cosa ha portato Manuel alla tua carriera?
Manuel ha portato innanzitutto credibilità artistica, essere sostenuto da una fgura del genere è solo positivo. E poi la cosa più importante: l'esperienza che mi ha fatto fare in tour con gli Afterhours. Tra noi c'è un legame veramente forte, tutto serve con lui, anche prenderci un caffè insieme.
Ancora prima che cantante tu sei un polistrumentista. Quanto incide sulla tua musica il saper suonare così tanti strumenti?
Incide quando creo, e quando lavoro con gli altri, rompo le scatole a tutti gli strumentisti... Dai a parte gli scherzi, più cose sai e più cose pensi nel momento della creazione; la musica si fa con l'immaginazione musicale, quando suoni diventa una conversazione musicale con i musicisti. C'è un messaggio più ricco quindi, e anche quando canti, canti da musicita.
Dopo la data di Castelnuovo ti aspetta un vero e proprio giro d'Italia...
Eh sì, tante date ravvicinate, spesso c'è giusto il tempo di fare il sund check, e forse una doccia. E' dura fare tanti chilometri, ma ho sempre sognato di fare questo, e ora che il sogno si realizza non mi spaventa niente. Mi spaventa di più due minuti in televisione che venti concerti.
Consentici di divagare, limitatamente agli impegni seguirai Sanremo? E cosa pensi delle polemiche degli ultimi giorni?
Non guarderò Sanremo, a casa io non ho nemmeno la televisione. Non ho seguito niente delle polemiche, ma ogni anno ce n'è sempre una diversa...
Un ultimo pensiero per il concerto di Castelnuovo...
Al Grind House ci ho già suonato, è un posto che mi ha accolto, e bene, più volte, quindi ci torno sempre volentieri. Presenterò il mio album, da solo, chitarra e voce. Non mi resta quindi che dirvi che vi aspetto.
Musica: intervista in... famiglia con Andrea Biagioni
Scritto da Redazione
Castelnuovo
31 Gennaio 2020
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