Il comune di Castelnuovo di Garfagnana è venuto incontro ai cittadini e alle attività posticipando la scadenza della prima rata della tassa sui rifiuti, la TARI. Come la stessa amministrazione ha comunicato tramite una lettera a tutte le utenze, la prima rata è stata spostata di due mesi, per venire incontro alle difficoltà del lungo lockdown: aiuto concreto o effimero? Non sta a noi valutare, ma la buona volontà c’è.
In ogni modo è stata modificato (ed accorciato) il lasso di tempo utile per pagare la tassa, portando le rate dalle originarie quattro a tre, in una sorta di assestamento finanziario dei conti comunali. La grande novità riguarda il sistema di pagamento della Tari: non più i modelli F24 ma il nuovissimo sistema PagoPa, utilizzato in diversi casi nella pubblica amministrazione.
Al di lì che l’addebito dei modelli F24 era gratuito da parte degli istituti intermediari (banca, posta, per esempio) mentre il sistema PagoPa comporta delle commissioni variabili da 1,5 euro (tabaccheria o ufficio postale) fino a 6 euro, per pagamento agli sportelli bancari di taluni istituti, quello che lasciato parecchi (e amari) dubbi a qualche cittadino è stata l’impossibilità di poter optare per il pagamento in rata unica.
Gli utenti si sono ritrovati in busta una lettera con le istruzioni e l’opzione di pagamento in un’unica rata al 31 luglio oppure in tre rata (la prima scadente, sempre, il 31 luglio). Informazione non proprio precisa dato che, a differenza degli anni passati, non era previsto il modello per pagare la rata unica. Come fare? Semplice, effettuando tre transazioni, una per modello, ovvero addebitando tre volte la commissione.
Qualche cittadino ha commentato con ironia la questione, qualcuno ha chiesto delucidazioni presso il palazzo comunale, esponendo il serio dubbio se quella che avrebbe dovuto essere una semplificazione burocratica per il cittadino, in realtà non si è trasformata in un aggravio di burocrazia ed, ovviamente, di commissioni.