La caserma di Castelnuovo di Garfagnana è uno dei fiori all’occhiello della sezione lucchese dei vigili del fuoco. Situata al centro della Valle del Serchio e operante su un’area vastissima e remota rispetto alla sede centrale di Lucca, la sezione castelnovese dispone da sempre di un organico completo e di mezzi di soccorso e spostamento di ultima generazione.
Un vero e proprio patrimonio civico per tutta la valle, da sempre in prima fila nelle situazioni di difficoltà che possono presentarsi nei centri abitati o sui crinali appenninici e apuani.
Un impegno, e soprattutto una preparazione, che sembravano essere stati premiati dall’Unione dei comuni della Garfagnana (l’ente effettivamente proprietario della sede dei vigili) con un accordo per un corposo finanziamento, destinato a lavori di ammodernamento e ampliamento dell’autorimessa della caserma.
Fin qui la situazione parrebbe tutta rosa e fiori, eppure c’è un grosso ma: dei lavori, che sarebbero dovuti partire proprio nel mese di ottobre, non c’è ancora traccia.
Una situazione spiacevole, che il sindacato dei vigili (il Conapo) vorrebbe risolvere al più presto o quantomeno chiarire.
A esprimere le preoccupazioni degli operatori di Castelnuovo e di tutto il comparto dei vigili ci ha pensato infatti il segretario provinciale Conapo Nicola Todaro, che dai microfoni della Gazzetta ha provato a lanciare un appello al presidente dell’Unione dei comuni (e sindaco di Castelnuovo) Andrea Tagliasacchi affinché si adoperi per far partire i lavori.
“Siamo dell’idea – afferma Todaro – che la caserma dei vigili del fuoco di Castelnuovo di Garfagnana debba essere uno spazio preservato, tutelato e implementato nel miglior modo possibile. La sede garfagnina, infatti, a causa della sua peculiarità geografica, è una delle poche della provincia a pieno organico e con un continuo aggiornamento di mezzi e attrezzature. La stessa struttura, però, ha bisogno di alcuni interventi, alcuni estremamente urgenti, ed è per questo che chiediamo al presidente Tagliasacchi di impegnarsi in prima persona affinché i lavori di ampliamento, concordati proprio con l’Unione dei comuni, possano finalmente partire”.
La necessità, in alcuni casi anche impellente, di ammodernare la caserma di Castelnuovo è dovuta, paradossalmente, proprio al suo continuo aggiornamento di veicoli e apparecchiature. Ultimamente, infatti, alla sede garfagnina è stata appena assegnata una nuova autopompa destinata per operazioni di soccorso sulle ferrovie e soprattutto all’interno di gallerie a lungo tragitto, come quella del “Lupacino” che collega le stazioni di Piazza al Serchio e Minucciano-Pieve San Lorenzo-Casola.
La presenza di sempre più mezzi all’interno della caserma ha, per forza di cose, costretto gli operatori a spostare alcuni mezzi all’esterno dell’autorimessa, lasciandoli in balia del freddo e degli eventi atmosferici. Un grosso rischio, non sono per il mantenimento della qualità degli stessi veicoli, ma anche per possibili rallentamenti durante le operazioni di soccorso.
“La caserma di Castelnuovo – continua Todaro – andrebbe ampliata anche da un punto di vista logistico (ed è per questo che premiamo affinché l’amministrazione centrale di Roma dei vigili acquisti la sede), ma per ora è fondamentale attuare quelle operazioni di salvaguardia per i mezzi e per i vigili che lavorano nella sezione. I nuovi mezzi, come l’autopompa fornita direttamente da Rfi e necessaria per gli interventi in ferrovia e galleria, hanno imposto lo spostamento di altri fuori dallo stabile. Di certo ai veicoli non fa bene stare costantemente fuori all’aria aperta, specialmente ora che andiamo incontro alla stagione invernale, ma anche per gli operatori rischia di essere un problema durante le operazioni di soccorso. Cosa succederebbe – spiega il segretario Conapo – se in prossimità di un intervento trovassimo i mezzi o l’acqua all’interno delle cisterne completamente congelati? Perderemo tempo prezioso a discapito di chi ha bisogno di noi. Inoltre, i nuovi automezzi sono più grandi di quelli precedenti, e ormai i vigili non hanno più nemmeno lo spazio per cambiarsi agli armadietti”.
Nelle parole di Todaro non traspare nessun intento denigratorio: il suo pensiero va unicamente all’importanza dei lavori di ampliamento per la conservazione delle attrezzature di lavoro e per la salvaguardia dei vigili. L’appello è stato lanciato, bisognerà vedere ora il tempo di reazione dell’Unione dei comuni a una richiesta di questo tipo.