La “battaglia” di Wembley regala all’Italia, nella quale va sottolineata l’ennesima ottima prestazione di Giovanni Di Lorenzo, decisivo ad inizio ripresa nell’impedire un gol fatto allo spagnolo Ferran Torres, la quarta finale della sua storia agli Europei ed una notte magica, densa dei classici cortei in auto e bandiere tricolori, in virtù del successo ai calci di rigore contro la Spagna. Come sovente accade in queste circostanze, d’altronde si ben conosce la forza di quel fenomeno sociale e aggregativo che risponde al nome di calcio, al termine della lotteria dei rigori sono stati in tantissimi, tra giovani e meno, a riversare nelle piazze e per le vie della nostra zona per celebrare l’accesso alla finale di domenica 11 luglio, arrivata a soli tre anni dalla disastrosa mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018, e per regalarsi qualche ora di spensieratezza dopo un anno e mezzo che difficilmente scorderemo per le ben note vicende.
E allora per una notte, in vista di un’onda lunga che culminerà alle 21 di domenica prossima sempre a Londra con l’ultimo atto del torneo continentale, la tristezza e le scorie derivate dalla pandemia di Covid-19 hanno lasciato spazio ad un crescente entusiasmo per una nazionale forte, capace di stringere i denti al cospetto di un avversario temibile. Un esempio di attaccamento alla causa azzurra e con la voglia di regalare, che sia Inghilterra o Danimarca la prossima avversaria, un’altra notte magia domenica 11 luglio.