Il talento di un artista è anche quello di saper fotografare la contemporaneità utilizzando chiavi di lettura nuove ed inedite. Questo per poterla comprendere, analizzare, scomporre. Ma anche per poterla incanalare nel flusso. Il flusso della storia. Che non si ferma all'hic et nunc, ma va oltre. Ci mostra che c'è un prima e un dopo. C'è sempre un prima e un dopo. E, in sostanza, ci offre uno spiraglio di luce in mezzo alla... nebbia.
"Nebbia", appunto. Come il titolo (azzeccatissimo) della nuova mostra del fotografo castelnuovese Tommaso Teora. Nebbia che, chi abita in Valle del Serchio, conosce, ahinoi, fin troppo bene. In questa valle umida, infatti, è spesso lei a darci la sveglia la mattina: a volte ostinata, come un ospite invadente, si intrattiene fino a tardi; a volte indaffarata, ci saluta subito, ma senza mai abbandonarci del tutto. Spesso torna a farci visita la sera. Oppure la notte. E noi la accogliamo, perchè un po' ci coccola e ci fa anche compagnia.
Per chi vive alle nostre latitudini, la nebbia però non è solo un agente atmosferico. E' anche uno stato d'animo interiore che ci rende malinconici, tristi, pensierosi. Uno stato d'animo passeggero, certo, ma che spesso ci fa scordare chi siamo. Da dove veniamo. E, soprattutto, dov'è che andiamo. Ci fa scordare di vivere in una terra bellissima, che nei giorni di sole è in grado di restituirci alla vita: quella genuina, semplice, pura. Ci fa dimenticare il nostro passato. Un passato di sconfitte, cadute, ma anche di straordinaria forza, di riscatto. Ma soprattutto ci rende ciechi in prospettiva. Ci nasconde le nostre potenzialità, così illimitate da perdercisi dentro, come in un oceano.
Ed ecco che la mostra di Teora, in questo particolare frangente storico, capita a puntino. Un maledetto virus ha infatti messo in crisi tutte le nostre certezze e una fastidiosa nebbia si è addensata in noi, minacciando di accompagnarci a lungo. Tutto si è fatto grigio, freddo, distante. Per questo c'è bisogno di qualcuno in grado di aprire nuovi squarci e di restituirci il calore della luce. Perché la nebbia, si sa, arriva per purificarci, ma non è destinata a restare.
La mostra inaugurerà domani (sabato 27 giugno) e resterà aperta al pubblico fino al 12 luglio. Sarà allestita nella sala "Luigi Suffredini", a Castelnuovo, e sarà visitabile nei seguenti orari: 10.30 - 12.30; 16.00 - 19.30.
Inaugura "Nebbia", la nuova mostra fotografica di Tommaso Teora
Scritto da Redazione
Castelnuovo
26 Giugno 2020
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