I commercianti del capoluogo non ne possono più. Vogliono ripartire. L’economia, o almeno una buona fetta, ha versato lacrime di sangue e tanti imprenditori, soprattutto i più piccoli, sono in difficoltà: in Garfagnana il tessuto commerciale, in particolare quello legato a ristorazione, bar, accoglienza e turismo, ha sofferto molto e sta ancora soffrendo e probabilmente è stato salvato dall’essere “formichine”, gente con la testa sulle spalle, tipico di chi lavora in queste zone.
Gli esercenti di Castelnuovo, in attesa di sapere dal comune il nuovo piano tariffario, si attendono risposte concrete in termini di sostegni. "Vogliamo sapere dal comune di Castelnuovo cosa ha intenzione di fare con le nostre attività - tuona Cristiano Pedri, titolare del bar, ristorante e pizzeria La Rocca -. Si vocifera in comune di un possibile aumento della spazzatura. Mi auguro non sia vero; ma vorrei che l'amministrazione ci dicesse chiaramente cosa vuole fare con noi, se ci vuol vedere chiudere o no: perché così non si va avanti".
Nonostante la zona gialla, infatti, la ripresa è ancora lontana da venire per certe attività. Maurizio Lemmi della pizzeria Da Maury nella zona degli impianti sportivi conferma: “La nostra posizione è legata a certe attività come le scuole, gli studi medici e gli uffici, le attività sportive. Lo sport è in pratica fermo da oltre un anno e per noi rappresenta una perdita enorme, compresi per esempio certi eventi come il Rally del Ciocco. Le scuole sono state aperte a singhiozzo, gli uffici hanno fatto molto smart working. In teoria adesso il giro di persone aumenterà nuovamente, ma la ripresa non la vedo così vicina”.
“Da parte del comune lo scorso anno – rincara la titolare del negozio Quore Sonia Lo Russo - c’è stato un bel sostegno, sotto forma di rimborso della Tari, mi auguro venga riproposto quanto prima possibile!"
Certamente, con il ritorno in zona gialla della Toscana e con le nuove limitazioni governative meno stringenti, si può parlare di una timida 'ripartenza', l’ennesima da quando è iniziata la pandemia. "Personalmente - continua Lo Russo - ho sempre lavorato, trattandosi di capi per bambini, ma è evidente che l’aumento di persone in centro storico e in giro porta più affari per noi commercianti. Così se la gente esce e va al bar, è un bene anche per noi. Dal prossimo mese ci saranno alcune cerimonie, come le prime comunioni, di conseguenza per negozi come il mio è un bene”.
“Con la zona gialla – dichiara Simone Vanni del bar Costanza – le cose migliorano sicuramente. Noi siamo bar, pizzeria e “pinseria”, lavoriamo sia la mattina con le colazioni, che con i pranzi di lavoro e gli aperitivi. Adesso possiamo servire solo all’aperto, lo spazio non ci manca dato che abbiamo tavoli sia in veranda che sotto il Loggiato. Purtroppo nei primi giorni della settimana ci ha tradito il tempo, ma confidiamo di rifarci a partire da questo fine settimana. Attendiamo la buona stagione, con l’augurio che la situazione sia migliorata definitivamente”.
Alcune attività non hanno mai chiuso nemmeno nel lockdown più duro, per esempio il negozio di abbigliamento Colibrì di piazza delle Erbe: anzi, i due titolari, i fratelli Luisana e Emanuel Lorenzoni, non hanno lasciato ma … raddoppiato aprendo due negozi distinti, uno per uomo e uno per donna. “Essendo sempre stati aperti, abbiamo sempre lavorato perché abbiamo tipologia di prodotti abbastanza variegati, non rivolti per esempio a cerimonie. Quando tutto o quasi era chiuso, le poche persone che transitavano si fermavano da noi perché eravamo tra i pochi aperti, ma ovviamente con la zona gialla c’è più gente in giro. Altro fattore che incide in questa zona di Castelnuovo è la chiusura, da un anno circa, dell’ufficio postale durante il pomeriggio: per questa ragione è più facile lavorare nel corso della mattina”. Nota di sollievo, come conferma Emanuel, è stato rappresentato dal “peso” della raccolta dei rifiuti: “Sì, c’è stato il rimborso della Tari, non ci possiamo lamentare”.
C’è attesa per l’arrivo della bella stagione, come dice Rolandi del Bar Ariosto di piazza Umberto I: “Questi primi giorni di zona gialla sono stati condizionati dal maltempo ma le cose stanno migliorando. Abbiamo spazio all’esterno, per cui non ci sono problemi per la clientela, siamo qua per lavorare!”.