Venerdì mattina (7 febbraio) al Teatro Alfieri gli studenti dell’ISI Garfagnana, con il dirigente professor Oscar Guidi, hanno incontrato Don Armando Zappolini, “prete di strada” da sempre impegnato nel sociale contro le mafie e l’illegalità e a sostegno dei più deboli ed emarginati.
L’incontro si inserisce nel Progetto Legalità, coordinato dalla professoressa Anna Rita Grandini.
Don Armando è portavoce nazionale della Campagna contro i rischi del gioco d’azzardo ed ha presentato il suo libro “Mettersi in gioco? L’azzardo: dalle storie di dipendenza alle strategie per combatterlo”, scritto con la giornalista Mimma Scigliano.
Il libro racconta e documenta un fenomeno sociale molto diffuso, del quale non si ha ancora una percezione profonda. Don Armando, nel dibattito con gli studenti, ha parlato dei giocatori patologici e del percorso di recupero intrapreso presso la Comunità residenziale di Festà, in provincia di Modena. Altri temi affrontati sono stati i costi economici e sociali, i rischi sanitari e per la collettività, le facce di una dipendenza “senza sostanza”, difficile da riconoscere e prevenire, “la linea sottile” tra il gioco legale e il gioco illegale.
Don Armando ha fatto anche il punto normativo sul tema: dal divieto di pubblicità del gioco d’azzardo alle necessità di una legge che ancora non arriva.
Riguardo alla diffusione del gioco tra i ragazzi, è stato ribadito che il problema è educativo, per cui la scuola diventa il contesto privilegiato per promuovere stili di vita sani e per prevenire i comportamenti a rischio, tra cui quelli che riguardano il gioco d’azzardo.
Don Armando ha così concluso il suo intervento:
“La semina è responsabilità di noi adulti. Seminare una cultura di valori, che non consegni i nostri giovani all’ideologia dell’aleatorietà, ci permetterà di crescere giovani in grado di tollerare le loro fragilità e di affrontale con coraggio e umanità”.