L’edizione 2023 di “Mont’Alfonso sotto le Stelle” è stata una vera e propria “maratona”, costellata da tredici appuntamenti spalmati in poco più di un mese, tre location predisposte per gli eventi, due comuni coinvolti nell’organizzazione e, soprattutto, la presenza di alcuni dei volti più noti dello spettacolo e della cultura a livello nazionale. Dai racconti “d’oriente” di Federico Buffa in piazza dell’Erbe all’inarrestabile energia di Gianni Morandi e Edoardo Bennato, dalla satira pungente di Marco Travaglio alle composizioni dei 40 Fingers alla fortezza di Verrucole, senza dimenticare la comicità e le gag di Max Angioni e Jonathan Canini: non è mancato davvero nulla in questa quarta edizione della kermesse garfagnina, e il pubblico locale, ma non solo, non si è fatto di certo scappare questa irripetibile opportunità culturale e d’intrattenimento.
I biglietti venduti sono stati migliaia (col solo Morandi si parla di quasi 3mila tagliandi), e nemmeno i “freddi” dei primi giorni d’agosto sono riusciti a calmierare questo inarrestabile successo.
Ora, però, bisognerà aspettare l’arrivo della prossima stagione estiva per godersi di nuovo lo spettacolo di Mont’Alfonso, ma è altrettanto vero che il “saluto” che la manifestazione ha voluto dare al suo pubblico non ha tradito le attese nemmeno un po’.
La protagonista dell’ultimo appuntamento, andato in scena nella serata di ieri, è stata infatti la cantante Alice (al secolo Carla Bissi), che col suo concerto “Eri con me” ha voluto ricordare e omaggiare la figura e la poetica di uno degli artisti che più l’hanno accompagnata lungo tutto il suo percorso di musica e di vita: Franco Battiato.
Il sodalizio col cantante, o forse sarebbe meglio dire poeta, siciliano è iniziato ormai quarant’anni fa, e nonostante la scomparsa dello stesso Battiato, la voglia di continuare a “duettare” resta la stessa nella voce, nelle intenzioni e nelle parole di Alice.
La platea della fortezza era gremita (oltre mille e cinquecento gli spettatori), e dopo un breve intervento iniziale del sindaco di San Romano Raffaella Mariani e del sindaco di “casa” Andrea Tagliasacchi, visibilmente commosso, lo spettacolo si è dipanato per oltre venti canzoni, in un continuo mix tra brani unicamente di Battiato e altri scaturiti dalla collaborazione tra i due.
Alice, supportata sul palco dal pianista Carlo Guaitoli e dalla violoncellista Chiara Trentin, è riuscita ad andare oltre le semplici parole e le melodie, trasmettendo un’emozione e una passione senza eguali per la poetica di Battiato, e non è un caso che la stessa abbia ammesso che, secondo lei, “Franco ci abbia lasciato ben più che delle canzoni, ma delle domande chiave che si rivolgono a ognuno di noi”.
Il pubblico, rapito dalle corde della cantante, era in una continua ma pacata frenesia, e tra silenziosi cori, in cui si cantavano i ritornelli delle canzoni o i brani interi, scrosciavano copiosi gli applausi, anche più di due nell’arco di uno stesso componimento.
“La cura”, “E ti vengo a cercare”, “La stagione dell’amore”, “Prospettiva Nevskij”, “Pover patria”, “Gli uccelli”, “Il re del mondo”: canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana e che hanno risuonato, per una sera, negli spazi del complesso medievale castelnovese.
Ce ne sarebbe volute altre, altre ancora, tutta la notte, per tornare a casa pienamente soddisfatti, ma questo non può che essere un piccolo vezzo di chi ama Franco Battiato e di chi ama Alice.
Quel che resta, e non è poco, è un viaggio in note di un uomo che è riuscito a trascrivere i propri pensieri e la propria spiritualità in musica, e di un “duetto” che, nonostante gli “scherzi” della vita, continua a emozionare e persino commuovere chiunque lo ascolti.