I gruppi di minoranza di Castelnuovo di Garfagnana e Villa Collemandina, per voce dei rispettivi capi gruppo Silvia Bianchini e Alberto Comparini, hanno diramato un nuovo comunicato per riportare al centro dell'attenzione il tema sanità sul territorio di Garfagnana e Valle del Serchio. In seguito infatti alle vicende verificatesi di recente, presso l'ospedale Santa Croce di Castelnuovo, “è di fondamentale importanza,
secondo i gruppi – “ che le istituzioni e le autorità coordinino e diano avvio a una serie di tavoli per trovare soluzioni concrete ed efficaci”.
I continui disservizi lamentati sono dovuti principalmente alla mancanza di professionisti sanitari (dottori, infermieri, oss, tecnici). “Queste problematiche –spiegano Bianchini e Comparini – “ erano già state portate all'attenzione degli amministratori e degli addetti ai lavori durante il convegno sulla sanità del Partito Democratico tenutosi all'orto murato di Castelnuovo (ottobre 2021). Ancora prima (maggio 2021) erano state la base per la manifestazione nella piazza di Castelnuovo. Nel documento "senza ospedale non c'è futuro" venivano sottolineati gli aspetti principali su cui intervenire, ovvero: organizzazione dei reparti e servizi indispensabili al cittadino”.
A più di un anno di distanza, i gruppi fanno notare come non ci sia mai stata una vera risposta da parte di enti e società del settore sanitario, mentre la situazione non ha mai accennato a migliorare, anzi. “E la dimostrazione sono i casi di disservizio per i cittadini e il malcontento generale della comunità, dovuto principalmente alla mancanza di personale e al taglio dei servizi pubblici”.
“AI momento, - fa notare il portavoce del gruppo di Villa Collemandina Alberto Comparini -, “ ci sono investimenti per 12 milioni di euro che mirano al risanamento dell'infrastruttura con interventi mirati a sale operatorie, pronto soccorso, ortopedia e altro ancora. Una manovra accolta di buon grado dai gruppi di minoranza, che comunque sottolineano come oltre al contenitore serva il contenuto; con particolare riferimento al pensionamento immediato di primari”.
I gruppi concludono augurandosi di vedere le istituzioni per trattare questo delicato argomento e rimarcano la necessità, fin da subito, “di indire un consiglio straordinario dell'Unione dei Comuni per fare il punto della situazione; avviando così un percorso costruttivo che possa sfociare nella graduale e progressiva risoluzione delle problematiche relative alla sanità del territorio, con cui deve fare i conti la cittadinanza”.