Episodio movimentato, nella giornata di ieri, a Castelnuovo. Alle 18 circa, a seguito di diverse richieste d’intervento pervenute da parte di alcuni testimoni alla centrale operativa della compagnia, una pattuglia della locale stazione è intervenuta in via Roma, all’altezza dei giardinetti pubblici, dove un uomo, Antonio Butelli, 42enne, residente nel capoluogo, tatuatore, con precedenti penali, in evidente stato di agitazione psicomotoria, stava dando in escandescenza gridando all’indirizzo dei passanti e, soprattutto, stava divellendo alcuni elementi di arredo urbano successivamente gettati nel fiume Serchio sottostante i giardinetti.
I militari, appena giunti sul luogo, hanno constatato il danneggiamento di alcuni cestini di rifiuti situati nei pressi della vicina scuola media, la rimozione e il gettito nel greto del fiume di un altro cestino nonché l’asportazione dalla pavimentazione di un faretto tipo “segna passo”. Nella circostanza è stata individuata la persona, riconosciuta dagli operanti quale autore di gesti simili nel recente passato, la quale, da subito, con arroganza e fare di sfida si è rivolta ai militari dicendogli di andare via, minacciandoli che, se non fossero andati via, li avrebbe picchiati.
Nel prosieguo dell’azione, il soggetto, in preda ad un forte stato d’ira, ha sfidato continuamente i militari chiedendo di andargli contro, creando una situazione critica e di pericolo per la pubblica incolumità, visto che si è armato anche di un collo di bottiglia di vetro, brandendolo all’indirizzo dei carabinieri, per poi scagliarsi improvvisamente contro l’automezzo militare che ha colpito con un calcio sulla fiancata anteriore sinistra, danneggiandolo vistosamente, continuando a profferire minacce ed offese contro i militari.
Con il sopraggiungere di un’altra pattuglia della stazione di Castelnuovo Garfagnana e di un equipaggio del nucleo radiomobile, la persona non si è placata e ha ripetuto di andare via altrimenti avrebbe usato violenza fisica contro tutti. A quel punto, i militari hanno deciso di bloccare il soggetto e condurlo in caserma. Non appena i militari si sono avvicinati per fermarlo, il 42enne ha usato una forte resistenza nei confronti degli stessi, continuando a minacciarli di ogni genere di violenza, tentando di divincolarsi, ha spinto i militari che cercavano di bloccarlo innescando una breve ma intensa colluttazione.
In tale frangente, un militare, a causa di una forte spinta, ha perso l’equilibrio ed è caduto rovinosamente per terra. Solo dopo vari tentativi, gli operanti sono riusciti ad ammanettare lo scalmanato e a condurlo in caserma e porlo in camera di sicurezza, dove ha continuato a colpire con calci e gomitate la porta. E' stata fatta intervenire un’ambulanza del 118, il cui medico, solo dopo che il soggetto era stato riportato alla calma, è riuscito a somministrargli un sedativo verificando anche che non aveva riportato lesioni. Mentre il militare caduto si è procurato delle lesioni giudicate guaribili in cinque giorni dai sanitari del pronto soccorso del locale ospedale.
L'uomo è stato arrestato perché resosi responsabile di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento aggravato di cose esposte alla pubblica fede e di automezzo militare.
L’arrestato, su disposizione del sostituto procuratore, P.M. di turno, è stato accompagnato presso la propria abitazione, dove è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida e della direttissima celebratasi nella tarda mattinata di oggi.
Al termine dell’udienza di convalida, l’arresto è stato convalidato e, al termine del successivo dibattimento, l’imputato ha patteggiato la pena di 10 mesi di reclusione con applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione ai carabinieri per due giorni a settimana.