Tanto tuonò che piovve! Una metafora per definire la decisione dell’amministrazione comunale di chiudere piazza Umberto I nei mesi di luglio ed agosto, tutti i giorni (agli orari stabiliti) e non solo nei week-end come, in un primo momento, sembrava. Quest’ultima era, almeno, la posizione votata dalla maggioranza dei commercianti che avevano partecipato alla recente assemblea pubblica presso il Palazzetto dello Sport. La decisione che, naturalmente, è di pertinenza comunale è andata poi in una direzione più netta, con una chiusura che rappresenta un “esperimento” rivoluzionario per il centro storico di Castelnuovo di Garfagnana, con l’auspicio che possa offrire respiro ad un’economia in affanno dopo mesi di lockdown.
Se da parte della maggioranza della popolazione la notizia è stata presa con sollievo, potendo così vivere nel periodo estivo un centro più a misura di famiglia, all’interno degli esercenti commerciali le posizioni sono diverse e discordanti.
Una delle prime a far sentire la propria voce, tramite i social e ripetuta ai nostri taccuini, è stata Veronica Bertoncini della Tabaccheria in piazza delle Erbe: “Sono contraria e lo ripeto, ma non tanto per la decisione in sé stessa, ma per le modalità con cui vi si è arrivati. L’associazione ha radunato i propri soci e una votazione democratica aveva espresso una posizione diversa da quella che poi il sindaco ha preso: decide il comune, certamente, ma la nostra associazione dovrebbe farsi sentire, altrimenti è inutile riunirsi e chiedere un parere”.
Posizioni contrarie troviamo al termine di Via Garibaldi, da parte di due attività similari, Calzedonia (gestita da Fernanda Giannasi) e Intimissimi. “Io ero favorevole alla chiusura nei fine settimana, non a questa scelta – commenta la Giannasi”. Assolutamente favorevole, invece, Giannasi di Brugi Store: “Ovviamente non era possibile chiudere la piazza tutto il giorno ma la soluzione delle 18 è ottima ed è ben gestibile. La maggior parte dei negozi è vicina alla chiusura, non crea disagi e così daremo respiro a tante attività colpite duramente dall’emergenza coronavirus”.
La pensa allo stesso modo Leonardo Pierotti della ferramenta Papi Amos: “Non sono toccato personalmente dal passaggio dei mezzi in piazza ma la ritengo una scelta condivisibile, con il centro meglio fruibile”. Pietrazzini, che gestisce un negozio di fotografia: “Non vedo un grosso disagio chiudere la piazza alle 18, dato che la maggior parte di noi alle 19:30 chiude i battenti, tuttavia daremo una mano a chi lavora nella ristorazione e gestisce locali”. Ha appoggiato fin dall’inizio la chiusura della piazza 7 giorni su 7 Gianni Dini del ristorante “Il Baretto”: “Con me sfondi una porta aperta, come ristorante ne traggo sicuramente un beneficio, potendo aumentare i posti al di fuori del locale per ragioni di sicurezza ma in generale trovo Castelnuovo più bella e fruibile. La piazza torna a vivere e questo può rappresentare una manna per tante attività”.
Tra le voci contrarie c’è quella di Pino Venturelli di Masquenada: “Partiamo dalla riunione alla presenza dell’amministrazione e di 53 commercianti che hanno votato per la chiusura nel fine settimana. Poi arriva la decisione unilaterale del sindaco e dell’amministrazione, mi pare inutile quindi organizzare riunioni e chiedere collaborazione. Io ritenevo più utile andare per gradi iniziando dal fine settimana. La piazza centrale chiusa è sicuramente più bella ma i turisti provenienti da fuori non si fermeranno in centro, manca una segnaletica adeguata, prima si dovrebbe mettervi mano”.
Pienamente a favore, e non potrebbe essere altrimenti, Rolandi, titolare con la famiglia del Bar Ariosto di piazza Umberto I: “Eravamo favorevoli a cose normali, figuriamoci in questo momento delicato. E’ giusto avere provato per questi due mesi estivi, io sono convinto che la scelta porterà benefici”.
Molti dubbi nutre Luca Pocai di Pocai Calzature: “Io ero favorevole alla chiusura dei fine settimana, finora i precedenti esperimenti non sono stati positivi e non hanno portato più clienti in centro. Mi auguro di sbagliare, d’altronde è una prova generale. Comunque l’orario delle 15 il sabato, secondo me, è sbagliato”.
Tra i favorevoli Giacomo e Matteo della Gelateria di piazza Umberto I: “Con la chiusura, lavoreremo con maggior serenità considerate le limitazioni post covid-19”. Stessa posizione quella appoggiata da Walter Biagioni dell’Ottica Lombardi: “La scelta spettava al comune e, legittimamente, ha scelto. Noi come attività non abbiamo alcun problema, lavorando molto durante la mattina. Inoltre ritengo che i clienti che apprezzano un’attività, troveranno sempre il modo di usufruirne. Non bisogna poi dimenticare che tante attività che nel periodo covid-19 sono state chiuse, oggi hanno bisogno di una mano”.
Stefano del Bar Aurora è tra i più entusiasti: “Ho da subito appoggiato questa ipotesi perché credo in una Castelnuovo votata al turismo e alla vivibilità. Mi auguro che anche i commercianti scettici si possano ricredere”.