Il “Canto del Maggio Festival”, kermesse culturale pensata e sviluppata dall’associazione culturale “La Giubba” in collaborazione col Museo italiano dell’immaginario folklorico di Piazza al Serchio, promette sin da questi primi giorni di giugno un’estate ricca di eventi per gli amanti, e i curiosi, delle tradizioni popolari.
Il primo “antipasto” dei numerosi incontri e attività del festival andrà in scena a Piazza al Serchio, precisamente a Borgo Sala, il 9 giugno alle ore 14.30, quando i giovani studenti della classe quinta della scuola primaria locale reciteranno il canto del Maggio intitolato “Rinaldo Innamorato”.
L’idea di far incontrare le generazioni più giovani con la secolare tradizione del Maggio non è di certo una novità, ma l’obiettivo che sta alla base del Festival non è semplicemente quello di far imparare a memoria qualche verso ai ragazzi, ma piuttosto di insegnare un’arte e al contempo valorizzarne il legame col territorio.
Per dirla in breve, il Maggio ha bisogno di nuove forme e significati, e sarà proprio questo possibile orizzonte culturale a occupare i pensieri e le discussioni del secondo incontro del festival: il convegno intitolato “Pietro Metastasio e i maggi drammatici tra Sette e Ottocento: novità dalla Garfagnana”, in programma sabato 17 giugno, tra le 15 e le 19, nella sala Suffredini a Castelnuovo di Garfagnana.
Come già anticipato, il fine del convegno sarà quello di diffondere in Valle del Serchio una percezione positiva del fenomeno-Maggio, con la speranza che i prossimi anni possano vedere un nuovo interesse nei confronti di questa peculiare tradizione teatrale.
Dopo il consueto saluto delle autorità, presenziato anche dal sindaco di Castelnuovo Andrea Tagliasacchi, vi sarà spazio per la presentazione integrale del festival e per gli interventi di Linda Barwick (dell’università di Sidney) e Fabrizio Franceschini (dell’università di Pisa), senza dimenticare l’esecuzione di alcuni estratti del Maggio “Ginevra di Scozia” da parte de “I cantori dell’antico Maggio della Garfagnana” e le riflessioni di Marco Betti, Ivano Stefani ed Enrico Bonavera.
L’iscrizione per partecipare all’evento non è obbligatoria ma caldamente consigliata, ed è disponibile al link dedicato: https://bit.ly/convegnomaggio.