Ha una colpa ben precisa. Ragiona con la sua testa e non con quella del partito cui, fino a poco tempo fa, apparteneva. Inoltre non ha problemi a metterci la faccia. Sempre e comunque, anche di questi tempi in cui le facce sono spesso nascoste dietro giustificazioni risibili e di comodo. Lei è Yamila Bertieri, ex consigliere della Lega Salvini Premier poi sospesa, sbattuta fuori o qualcosa di simile, da un partito che, ormai, in Media Valle e Garfagnana conta quanto il due di coppe a briscola quando regna bastoni ossia poco o niente. Attualmente è consigliere civico. In più, adesso, anche vessata dal sindaco di Borgo a Mozzano e da alcuni concittadini alcuni dei quali con tanto di cariche ricoperte nel recente passato, solo perché ha avuto il coraggio di invitare il generale Roberto Vannacci a presentare il suo libro 'Il mondo al contrario' il pomeriggio dell'11 novembre, sabato, al teatro di Valdottavo perché, tanto, la sala consiliare del comune gliel'avrebbero fatta vedere sì, ma con il binocolo.
Tutti, ormai, sanno la figura barbina che l'amministrazione comunale targata Pardini-Barsanti ha fatto con la negazione di una via all'ex presidente della Repubblica Sandro Pertini. Il primo cittadino lucchese può spiegarla in cento modi, con la forma che dovrebbe prevalere sulla sostanza, ma ci sono uomini e storie che vanno al di là della forma e una strada al Pertini Sandro antifascista e partigiano combattente non gliela può togliere nessuno per principio e per dovere storico e di memoria. Invece al palazzo dei Bradipi di via Santa Giustina sono caduti come dilettanti allo sbaraglio - meglio della Corrida di Corrado - nella trappola tesagli dal centrosinistra e dal consigliere Bianucci che non ne azzecca mai una, ma questa volta ha fatto centro.
Yamila Bertieri si è permessa di paragonare l'accaduto di Lucca con il boicottaggio e le critiche aspre ricevute per la sua iniziativa di affittare di tasca propria il teatro Colombo di Valdottavo pur di non avere problemi e godersi in santa pace l'intervista che il sottoscritto farà a Vannacci. A questo punto, apriti cielo. Gliene hanno dette e alcune ne pubblichiamo, di tutti i colori per cui lei ha deciso, giustamente, di rivolgersi ad un legale e chiedere il risarcimento del danno ancor più che la querela penale. Ne sappiamo qualcosa noi su quale sia la differenza quando ci siamo scontrati anni fa con l'avvocato della famiglia Marcucci Carlo Cacciapuoti, grande professionista e, ora, caro, carissimo amico.
L'11 novembre sarà una occasione per ascoltare quella che, lo stesso Vannacci, ha definito la fiera delle banalità. Ma è proprio per questo che la gente le ha apprezzate, perché le banalità sono, nel mondo, come le consuetudini, difficili a morire e facili da vivere. Almeno per noi.
Solidarietà incondizionata alla simpatica e ingenua Yamila Bertieri e al suo coraggio.