Come programmato si è tenuta, nonostante la serata inclemente con pioggia incessante, l’interessante conferenza sulla castagna organizzata dal comitato paesano di San Romano e Motrone in collaborazione con le varie associazioni che si occupano da tempo di questo importante “prodotto identitario naturale” presente sul nostro territorio.
Una sala piena di persone dove i relatori che si sono avvicendati hanno parlato per oltre due ore di questo fantastico e gustoso frutto che ha sopperito per tanto tempo alle necessità alimentari della gente, soprattutto in tempo di guerra. Tanta strada è stata fatta e tanta ce n'è ancora da fare per far conoscere ancora di più questa eccellenza del territorio che fa parte della nostra cultura oltre che della dieta alimentare. Un ritorno al passato la conferenza che si è svolta a San Romano, come ha affermato qualcuno un po’ più attempato che ha vissuto in momenti dove la castagna aveva un ruolo alimentare molto più importante. Una serata nozionistica importante dove il silenzio e l’interesse all’argomento erano palpabili.
A conferma di ciò la presenza di un pubblico fatto anche da giovani, come un adolescente di appena 16 anni che, in prima fila per non perdersi neppure una parola dei relatori, prendeva costantemente appunti. Questo sta a dimostrare l’importanza di questo frutto, la castagna, che non ha epoca. Un frutto di ieri, di oggi e di domani. Nei vari periodi storici è passata da un frutto per sfamare fino ad oggi che costituisce alimento che consente di produrre piatti tipici locali e specialità che ci invidiano nel mondo ma anche un prezioso alimento per il futuro e chissà se questi adolescenti con la castagna non inventeranno altri piatti che magari sono sfuggiti alle nostre massaie locali in tutti questi anni.
Insomma la castagna come frutto da conoscere sempre di più e questo grazie anche alla perfetta organizzazione della piccola comunità di San Romano di Motrone che ha saputo valorizzarla anche con questo convegno insieme al prezioso lavoro dei relatori.