Il 4 maggio si è tenuto presso la Sala delle Feste di Borgo a Mozzano un incontro con gli operatori forestali di Borgo a Mozzano per discutere delle problematiche relative al vincolo previsto dall'art. 136 D.Lgs. 42/2004 sulla tutela delle "Ville luccchesi". Tale incontro è stato organizzato su iniziativa dell'assessore Profetti e del consigliere Viviani, grazie ai quali hanno potuto riunirsi, presentando le proprie istanze da condividere con l'amministrazione, sia operatori forestali del comune sia provenienti da altre zone, coinvolti nell'iniziativa da un efficace passaparola.
Nei giorni scorsi il gruppo di minoranza 'Orgoglio Comune', con un articolo sulla Gazzetta, ha stigmatizzato l'incontro sottolineando che il vincolo istituito dal ministero sia applicato dalla Regione Toscana, e hanno invitato il sindaco, Patrizio Andreuccetti, a prendere una posizione contro la Regione per l'applicazione di questo vincolo: "chiarisse con la regione (a guida Pd), perché in questo periodo iniziano ad essere molte le situazioni dove la regione prende decisioni palesemente sbagliate e che danneggiano non solo il nostro comune ma anche l'intera Valle".
"Riteniamo necessario - si legge in una nota di "Missione Domani" - fare delle precisazioni e correggere le imprecisioni riportate dal gruppo di minoranza che, come spesso accade, non approfondisce gli argomenti sui quali si esprime. In prima istanza va ricordato che il vincolo che interessa le aree di Corsagna e Anchiano risale a molti anni fa e non è di recente istituzione. Per tale vincolo fino a pochi mesi fa era necessario procedere all'autorizzazione paesaggistica solo per le richieste di interventi edilizi e di movimenti terra. Non si era mai applicato per il taglio colturale previsto per gli interventi boschivi condotti per la rinnovazione e la perpetuazione del bosco".
"Le cose sono cambiate - afferma - quando una sentenza del Consiglio di Stato n. 01233 del 30/06/2020, ha parzialmente accolto un ricorso di alcune associazioni contro un intervento in pineta sul litorale grossetano ed ha specificato che gli interventi di taglio boschivo in zone sottoposte al vincolo di cui all'art. 136 D.Lgs 42/2004 dovessero acquisire l'autorizzazione paesaggistica, con notevole aggravio delle procedure per i proprietari e gestori di boschi".
"Vorremmo ricordare al gruppo di Orgoglio Comune - incalza il gruppo di maggioranza - che questa sentenza non è riferita solo alla Regione Toscana, ma a tutto il territorio nazionale, e che la competenza per le autorizzazioni paesaggistiche non sono delle Regioni, ma delle Sovrintendenze che dipendono dal Ministero dei Beni Culturali. La nostra amministrazione di concerto con l'Unione dei Comuni e con l'ANCI, ha prontamente interessato la Regione Toscana, affinché mettesse in atto tutte le procedure per risolvere la problematica valutando con il Ministero le procedure semplificative. La Regione Toscana, dopo diversi incontri tecnici avuti con i Dirigenti del Ministero dei Beni Culturali, ha intrapreso anche un iter politico, presentando una Proposta di Legge regionale il 31 marzo scorso, con primo firmatario il Consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli del PD, che prevede per i tagli boschivi ricadenti in zone sottoposte a vincolo paesaggistico che non siano sottoposti all'autorizzazione paesaggistica ad eccezione di quelle aree in cui la dichiarazione di interesse pubblico non riguardi in modo esclusivo il bosco".
"Quando si scrivono articoli politici - concludono - è normale enfatizzare le proprie attività e cercare di denigrare il lavoro degli avversari, però sarebbe importante avere conoscenza delle normative per evitare di dire inesattezze e dare informazioni sbagliate ai cittadini. Saremo comunque lieti se Orgoglio Comune vorrà sostenere la raccolta di firme proposta dal nostro sindaco, finalizzata a sostenere la nostra amministrazione nelle procedure per togliere il vincolo delle "ville lucchesi" sul nostro territorio comunale, perché il sostegno di tutti aiuta a raggiungere gli obiettivi della comunità"..