Si chiama Armando Fancelli e, a quanto risulta dal sito del comune di Borgo a Mozzano, è assessore con deleghe al lavoro, al personale e all'attenzione del territorio. Fa parte, quindi, della giunta presieduta da Patrizio Andreuccetti, quello che si definisce storico, ma che è, soprattutto, sindaco Pd e segretario provinciale del partitino di Elly Schlein.
Noi non lo conosciamo né di nome né di fatto, il signor Fancelli, ma lui ha ritenuto di venirci a stimolare pubblicando sul profilo facebook due righe di benvenuto per la presentazione-intervista di oggi pomeriggio al teatro di Valdottavo al generale Roberto Vannacci autore del libro 'Il mondo al contrario'. Ecco le parole scritte da questo vero e proprio luminare della storigografia e della letteratura nonché della politica nostrana:
Il testo di questo 'libro' mi sembra di aver compreso che non rispetta la costituzione, ritengo giusto dissentire e manifestare contro la sua presentazione.
Il nostro pardon, il vostro Fancelli per chi lo ha votato o lo sostiene, non soltanto dileggia l'opera di una persona che ci ha messo passione e intelligenza per redigerla e le virgolette alla parola libro ne sono una prova nemmeno si trattasse di una fetta di prosciutto andata a male. No, l'assessore si permette di azzardare un giudizio gravissimo ossia che il libro non rispetta la Costituzione - noi la usiamo maiuscola la C anche se odiamo l'abuso delle maiuscole - quando dovrebbe benissimo sapere, ma non sa ed è, quindi, ignorante, che se così fosse non soltanto sarebbe già stato oggetto, probabilmente, di richiesta di sequestro, ma, addirittura, il suo autore che sulla e alla Costituzione ha prestato giuramento di fedeltà, sarebbe già stato indagato.
Ma attenzione, il genio borghigiano sostiene incredibilmente di non essere sicuro, ossia dice che gli sembra ossia apre la bocca soltanto per darle fiato. Come fa ad affermare una cosa così grave senza esserne certo?, senza, cioè, come minimo, essersi documentato e avere, soprattutto, letto il libro di Roberto Vannacci?
Noi, prima di azionare i muscoli che presiedono al movimento della bocca, della lingua, delle dita di una mano che impugna una penna o di tutte e due che premono sui tasti del Pc, avremmo immediatamente letto il testo del volume dopodiché ci saremmo anche sbizzarriti a parlarne e a scriverne, ma con cognizione di causa e senza utilizzare formule dubitative.
Noi, a dire la verità, di Fancelli conoscevamo un intellettuale di nome Manlio, professore universitario a Roma nel secolo scorso, autore di una introduzione alla storia delle dottrine politiche in cui ci imbattemmo decenni or sono - ci siamo laureati in questa materia alla Sapienza - e di un Discorso sulla speranza, che, nel 1981, partecipò alla nascita della fondazione Ugo Spirito. Che sia un lontano parente dell'assessore del comune di Borgo a Mozzano che i libri non solo non li scrive, ma, a quanto pare, nemmeno li legge?
Tornando alle cose di casa nostra, l'assessore Fancelli conclude il suo capolavoro letterario dicendo che trova giusto manifestare contro la presentazione del libro, alla faccia di ogni principio democratico e di rispetto della libertà di espressione sanciti proprio da quella Costituzione che lui dice considera così importante.
Caro Fancelli dia retta, si rilassi e, nel caso, venga pure al teatro Cristoforo Colombo di Valdottavo. Però, ci faccia, nel caso, un favore: tenga la bocca chiusa che di sciocchezze, per non dire peggio, siamo, purtroppo, costretti a leggerne e, in particolare, a sentirne così tante che anche una sola in più rappresenterebbe, per noi, un enorme sforzo di tolleranza che, visto il suo post, lei e quelli della vostra truppa non possedete.