Le amministrative del giugno 2024 continuano a tenere banco stavolta con un intervento di Marina Motroni, duramente tirata alla ribalda comunale da una email resa pubblica del coordinatore provinciale di FdI: Riccardo Giannoni:
Sono stanca, triste , amareggiata e psicologicamente provata da quello che sta succedendo in questi giorni e dalla ribalta sui giornali che ha avuto il mio nome. Ho ricevuto chiamate di sostegno, ma anche comunicazioni e chiamate offensive e denigratorie che nulla hanno a che fare con la politica soprattutto quando riguarda l’attività amministrativa di un comune. Ho pianto poi visto l’insistenza di molti che mi continuano ad attaccare mi vedo quindi costretta, mio malgrado, a queste dichiarazioni che spero chiudano la querelle politica creata sul nulla che mi sta coinvolgendo.
Da anni come rappresentante locale di Fratelli di Italia e coordinatrice comunale faccio incontri, ascolto persone, faccio articoli, mi impegno con un obbiettivo banale, ma non scontato: dare a Borgo a Mozzano un nuovo sindaco. Nell’ambito di questi incontri, ho incontrato molte volte Cipriano Paolinelli, cosi come altri esponenti di altri partiti, essendo molto attivo sul territorio comunale da anni dopo esser stato candidato alle amministrative del 2019 e poi fine tessitore di rapporti con diverse fasce del nostro elettorato; nell’ultimo incontro tenutosi Paolinelli ha comunicato a me ed al collega di Forza Italia, la sua disponibilità a candidarsi a sindaco di Borgo a Mozzano; noi ne abbiamo preso atto con piacere, non essendoci tra l’altro alla data attuale nessun
altro che abbia dato tale disponibilità e gli ho fatto i miei migliori auguri di buona fortuna garantendo il mio sincero appoggio se poi dal livello provinciale fosse stata confermata la sua candidatura.
E’ palese infatti, lo sanno anche i bambini che fanno politica, che le candidature devono essere approvate dal livello provinciale di ogni partito, per cui da parte mia non c’è stata nessuna prevaricazione rispetto a ruoli che non ho, ne ho firmato comunicati, ne mi sono prese libertà che non mi competono.
Tutto questo è stato chiarito anche al mio coordinatore provinciale, Giannoni, a seguito di una sua comunicazione, non avendo avuto il privilegio di sentirlo telefonicamente. Sono rimasta quindi molto stupita della velina trasmessa da qualcuno ai giornali con la sua lettera nei miei confronti, visto poi il contenuto accusatorio e palesemente infondato ivi riportato, e quindi per le violazioni la cui divulgazione comporta mi sono attivata presso la polizia postale, competente in materia per la difesa della mia immagine. Anche perché essendo stata avvisata di possibili azioni civili e penali nei miei riguardi non ho potuto fare diversamente.
Per me quindi il caso non esiste se non nella misura in cui qualcuno sta cercando deliberatamente di indebolire il centrodestra, ed i suoi possibili candidati, a vantaggio del Pd e di qualche burattinaio a cui nulla interessa del Borgo. Il vero problema di Borgo a Mozzano infatti non è chi dà la disponibilità a candidarsi a sindaco ma le strade del Brennero e della Ludovica, la manutenzione del territorio, le attività che chiudono, le tasse locali come la Tarsu che aumentano anche a fine anno, la povertà che aumenta ed i bisogni della gente che devono essere ascoltati.
Cinque anni fa io, con la mia famiglia, ho fatto campagna elettorale e votato la lista di Orgoglio comune, l’ho seguita nelle interrogazioni fatte e negli articoli pubblicati, ora, pur nelle mille difficoltà di interloquire con alcuni di loro, spero che sappiano essere inclusivi e non autoreferenziali per poter passare dalla minoranza alla maggioranza anche perché in passato abbiamo avuto ottimi sindaci dal Brunini al Poggi, ora dopo dieci anni ne vogliamo di nuovo uno
bravo, che sia di Fratelli di Italia, della Lega, del mondo civico poco importa alla popolazione. Conta chi fa e non chi chiacchiera.