Una poltrona per… quattro. C’è grande attesa, in Mediavalle del Serchio, per la nomina del garante dei disabili che dovrà tutelarne i diritti e gli interessi – individuali e collettivi – nei cinque comuni di Barga, Borgo a Mozzano, Bagni di Lucca, Coreglia Antelminelli e Pescaglia.
Al bando pubblico, emesso dall’Unione dei Comuni della Mediavalle del Serchio, hanno risposto ben quattro candidati. Un incarico molto ambito, a quanto pare, che sarà un punto di riferimento per le persone con disabilità e non solo. Questa figura sarà infatti il principale intermediario tra l’ente, le amministrazioni comunali e la cittadinanza. Attraverso il suo ruolo di tramite, il garante potrà favorire le pari opportunità, suggerire soluzioni e strumenti, individuare iniziative e proposte per facilitare le persone con disabilità.
Il termine ultimo per presentare domanda era il 3 gennaio. Il garante non percepirà alcun compenso, resterà in carica per tre anni (con la possibilità di rinnovare l’incarico per un anno), verrà nominato dal consiglio dell’Unione dei Comuni della Mediavalle del Serchio e dovrà dimostrare competenze specifiche nel campo dei diritti dei disabili e delle attività sociali.
È un importante segnale di sensibilità, da parte delle istituzioni della Valle del Serchio, quello di nominare questa nuova figura di supporto alle amministrazioni e di tutela dei diritti dei cittadini. Il garante dovrà promuovere l’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e di fruizione dei servizi comunali delle persone disabili, svolgendo la propria azione nei confronti delle persone disabili che siano domiciliate o residenti nei comuni di competenza.
L’Unione Comuni Garfagnana si era già dotata di un garante disabili all’inizio dello scorso anno esprimendosi, a maggioranza assoluta, nella prima seduta del consiglio nominando garante la dottoressa Alice Pioli. In questo modo, anche l’Unione dei Comuni della Mediavalle del Serchio si allineerà con l’istituzione di tale figura lanciando un segno di civiltà che deve rappresentare un motivo d’orgoglio per l’intero territorio.
Un ulteriore passo in avanti nella cultura dell’inclusione, affinché il termine ‘disabilità’ – un giorno - possa finalmente essere superato.
