"Soddisfazione per la riapertura, dopo 3 mesi, del tratto della statale del Brennero tra Ponte del Diavolo e Fontana di Chifenti. Un risultato che, seppur importate per Garfagnana e Media Valle, non deve essere accolto con toni trionfalistici dalla politica che amministra la Provincia di Lucca. Non si può lasciare un territorio per mesi in balia di gravi disagi. La via era stata chiusa lo scorso dicembre per il cedimento del corpo stradale causato dalla piena del fiume Serchio e seguito da due ulteriori eventi franosi - ricorda il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi - Serve un piano straordinario per la messa in sicurezza dell'intera arteria perché non è accettabile, nel 2021, che frane e fenomeni atmosferici mettano periodicamente in ginocchio la viabilità".
""Non è affatto un trionfo. Enorme il danno che ha subito la Valle, che si va a sommare alle difficoltà sul fronte economico causate dall'emergenza sanitaria. Ricordo che il Pd, oltre al governo nazionale e quello regionale, guida la Provincia di Lucca quasi da un quarto di secolo. Il gap infrastrutturale accumulato, e che si è mostrato in tutta la sua evidenza in questi ultimi mesi, pesa e continuerà a pesare per molto tempo sui nostri territori" sottolinea il consigliere provinciale di Lucca Riccardo Giannoni (Fdi).
"E' una toppa che mettiamo su un'infrastruttura "colabrodo". Non solo ci sarà il doppio senso di marcia nel tratto che va da Borgo a Mozzano a Chifenti, ma non ci dimentichiamo che da Borgo a Mozzano al Piaggione ci sono altre frane sulla strada. Il Brennero ha bisogno di investimenti e di interventi urgenti. I problemi della statale del Brennero sono strutturali e l'Anas e la politica devono dare risposte concrete ai residenti e alle imprese del territorio, non si può continuare a tamponare oggi per poi ritrovarci domani a inseguire l'emergenza" ammonisce il Consigliere di maggioranza del Comune di Castiglione di Garfagnana, Roberto Tamagnini.