La consigliere comunale di opposizione della Lega del comune di Borgo a Mozzano, Yamila Bertieri, propone la creazione di appositi spazi per il "birdwatching", attività che nasce dalle culture anglosassoni ed è conosciuta anche in Italia con il termine americano "birding", cioè osservazione degli uccelli in natura.
"Sul territorio di Borgo a Mozzano - afferma bertieri - vi è il Parco Fluviale del fiume Serchio, zona interdetta al modo venatorio, e proprio per questo molte persone, anche alcuni amici amanti dell'ambiente e della natura, mi hanno chiesto di farmi promotrice della proposta di apposite strutture per appostamenti, al fine di poter praticare il Birdwatching, attività che consiste nell’osservazione degli uccelli nel loro habitat naturale, un hobby popolare attuato anche nel parco di San Rossore e, in molte altre località della nostra Regione".
"Questa passione si può trasformare anche in uno sport scientifico, - prosegue Bertieri - reso possibile dall’uso di strumenti ottici, come binocoli e cannocchiali, che permettono alle persone di osservare e studiare gli uccelli selvatici senza infastidirli o nuocere alla loro salute. È un’attività relativamente poco costosa, le sue osservazioni sono molto utili agli scienziati nel determinare i modelli di distribuzione, gli habitat e l'emigrazione delle varie specie di volatili, le informazioni raccolte inoltre, contribuiscono a creare pubblicazioni scientifiche, bollettini, periodici dedicati al mondo ornitologico e diventano a loro volta anche una fonte di conoscenza importante per chi ama la natura.
"Da queste osservazioni quindi, - specifica la consigliere comunale - è possibile trarre utili informazioni sullo stato degli ambienti e delle singole specie. Inoltre il birdwatching è una passione che riguarda grandi e piccini, che possono apprendere molto, perché il mondo degli volatili, incide notevolmente sul sistema naturale".
"Il territorio di Borgo a Mozzano - conclude Bertieri - con il suo Parco, è ricco di varie specie di volatili (Cormorani, Germani, Gazzette e altre specie migratorie), questo da la possibilità di esercitare questa attività alle persone appassionate e, di conseguenza, potrebbe portare nel nostro territorio un turismo sostenibile, composto non solo da scienziati o appassionati in materia ma anche da curiosi e/o da vacanzieri che nel fine settimana potrebbero impegnare il loro tempo per gite "fuori porta".