"È la terza volta che affronto tale tematica e continuerò a farlo perché ogni scelta presa a livello nazionale automaticamente ricade anche sul nostro territorio di Borgo a Mozzano." Lo ribadisce Bertieri, consigliere di minoranza al comune di Borgo a Mozzano.
"Ho letto delle linee che ieri il Ministro Azzolina, ha annunciato e ritengo che serve un piano edilizio ma, a lungo termine e soprattutto con più finanziamenti dato che è stato annunciato l'individuazione di edifici dismessi da rendere operativi e idonei per la gestione dell'anno scolastico. Se ad oggi non abbiamo aree adeguate per tutelare e garantire il diritto allo studio agli studenti è perché per anni sotto il profilo edilizio la scuola è stata trascurata e tali interventi richiedono un tempo tecnico notevole per la messa in sicurezza,- specifica la consigliere Bertieri - per esempio immaginiamo le ultime ristrutturazioni scolastiche qui avvenute, che con queste linee guida sembrano risultare obsolete. Ci domandiamo, quindi, come faranno ad intervenire per garantire la loro apertura a settembre?"
"Se vogliamo migliorare la qualità dell'insegnamento, - prosegue Bertieri - credo servono più docenti e più personale ATA a tempo indeterminato. Azzolina, sembra, abbia detto:” vogliono permettere di fare scuola fuori dall'edificio scolastico usufruendo dei cinema, dei teatri, dei musei e dei parchi”. Mi chiedo come potranno garantire tale diritto? Perché non tutti i comuni hanno le strutture o i luoghi adeguati, e anche, se alcuni comuni, hanno costruito nuove scuole, non hanno spazi sufficienti per gestire tale emergenza, e in pieno sicurezza, oppure, non tutti hanno sale cinematografiche o musei nei loro territori".
La consigliere Bertieri si domanda: "Hanno poi pensato alle variabili climatiche? Nei nostri territori, come Borgo a Mozzano il brutto tempo dura in media cinque mesi, e quindi,in stagione invernale le lezioni nei parchi pubblici non sono possibili".
"Io credo – continua Bertieri - non sia questo il modo di trasmettere e garantire la cultura ai nostri figli . I comuni non hanno finanziamenti a sufficienza e sono in grosse difficoltà. I docenti in più saranno a tempo determinato, e circa il 10% o il 15% degli studenti non dovranno stare fuori dall'istituto per rispettare il distanziamento".
"Come madre – dice Bertieri - provo rammarico perché si rischia che verrà fatta una scelta tra chi potrà entrare oppure no".
La consigliere di minoranza del comune di Borgo a Mozzano conclude: "La scuola esce da un duro periodo, nel quale le famiglie sono state lasciate sole, e molti ragazzi non hanno potuto seguire le lezioni a distanza per mancanza di tablet, pc o semplicemente di connessione a internet, credo che dovremmo prepararsi ad un anno scolastico ancora più complesso".