Ad intervenire sulla situazione sono le segreterie provinciali Fistel Cisl e Cgil Slc Lucca e la Rsu dello stabilimento di Valdottavo.
"Con una comunicazione ai propri dipendenti ed alla Rsu dello stabilimento - esordiscono -, la direzione del Gruppo Sofidel ha, in maniera unilaterale, imposto la modifica dell’orario di lavoro passando “di fatto” dal 2/1 (2 giorni di lavoro e 1 di riposo) al 3/1 (3 giorni di lavoro e 1 di riposo)".
"Più volte nel corso degli incontri tenutisi - spiegano -, la Rsu, aveva espresso e ribadito la “non disponibilità” alla modifica della turnazione, perché non necessaria né dal punto di vista di sicurezza, avendo, l’azienda, applicato le misure stabilite dal protocollo, né dal punto di vista della “carenza di organico”, non essendoci una percentuale di assenteismo tale da compromettere la continuità dell’attività. La scelta dell’azienda ad altro non porta che ad avere maggiore flessibilità di organizzazione per effetto dello straordinario “strutturale” che deriva dalla turnazione 3/1".
"Gravi i comportamenti assunti - attaccano - per aggirare lo stop legittimo della Rsu, dagli strani accostamenti, fatti ai dipendenti, tra la situazione di Soffass Valfegana, dove, a seguito del rifiuto del 3/1, è stata aperta la Cassa integrazione, a quelle di possibili rischi di perdita clienti e posto di lavoro, fino ad utilizzare come leva per l’imposizione del 3/1, consultazioni spontanee fra i lavoratori, non indette dalla Rsu e che addirittura tiene conto dei lavoratori degli uffici e dei giornalieri, che non sono per niente impegnati nelle turnazioni. Per noi, sono chiare dimostrazioni di attività antisindacale".
"A questo - concludono -, aggiungiamo che non è possibile adottare una organizzazione del lavoro non stabilita dal Contratto Nazionale, senza l’accordo con la RSU. Si è nell’illegittimità e di questo l’azienda deve rispondere. Valuteremo tutte le iniziative di contrasto possibili, a supporto dell’agitazione sindacale proclamata e si è già effettuato sciopero".