Il comune di Barga, in merito alla sentenza del Tar Toscana sul ricorso presentato da Kme avverso la propria delibera di consiglio comunale dell’aprile 2019, annuncia quelli che saranno i prossimi passi che intendere fare.
"Il comune di Barga - esordisce - è intervenuto con una interpretazione autentica del proprio strumento urbanistico a fronte di una specifica richiesta di Regione Toscana, in assenza di una precisa definizione normativa della valenza delle invarianti, deliberando, secondo il TAR, in una materia di non sua competenza. Di fatto la valenza delle invarianti è questione riferibile alla diversa normativa della Regione Toscana in materia non urbanistica, ma di trattamento dei rifiuti, che prevede l’impossibilità di realizzare inceneritori o co-inceneritori in aree ricadenti in invarianti strutturali, per l’appunto di valenza ambientale".
"Resta comunque da specificare - sottolinea - come il TAR in questa sentenza si sia riconosciuto il compito di definire “un’invariante ambientale”, materia di esclusiva competenza della Regione Toscana, peraltro quando la Regione stessa si è già espressa in merito e proprio in questo senso, nell’ambito del preavviso di diniego all’istanza di KME. Del resto, si precisa che non è in discussione l’importanza strategica che riveste lo stabilimento KME, sempre riconosciuta dal comune di Barga, ma l’opportunità che si possa ritenere compatibile in quell’area con determinate caratteristiche, la realizzazione di un gassificatore".
"Il comune pertanto - conclude - ritiene di dover procedere ad impugnare la sentenza nelle sedi opportune, fermo restando che il procedimento autorizzatorio all’impianto, pendente di fronte a Regione Toscana, andrà avanti nei termini e con le modalità previste dalla Regione stessa".