I candidati al consiglio regionale per il Pd, Mario Puppa e Valentina Mercanti, dicono la loro sul progetto di Kme e avanzano una loro proposta.
"Durante gli incontri fatti in questa campagna elettorale - esordiscono i due -, tante volte ci è stato fatto presente quanto sia sentito il tema dell'ambiente e necessario prendere in mano la situazione a livello regionale oltre che territoriale. È un tema difficile perché la faciloneria porterebbe a trattarlo in modo semplicistico e irrazionale, mentre la nostra Piana lucchese è ormai da 20 anni un riferimento a livello nazionale per la realizzazione pratica del modello rifiuti zero. Ma sull'ambiente faticano a realizzarsi politiche condivise a livello regionale e nazionale, come pure accordi internazionali. Manca ancora oggi una programmazione condivisa ad ampio raggio che tenga conto della tutela della "nostra casa" come primo punto assoluto di ogni intervento politico, economico, di sviluppo".
"Partiamo dal no al pirogassificatore di KME in Mediavalle espresso dalla Conferenza dei Sindaci e dalla Regione Toscana per l'inadeguatezza di quel progetto in quel luogo - affermano -. Partiamo da quel no ma diciamo che dobbiamo essere in grado di dire dei sì condivisi, cioè di fare proposte utili e studiate con i Comuni, in linea con la tutela delle persone e del territorio, sia in termini di produzione di energia da fonti rinnovabili anche da biomasse, sia di riuso di materie di scarto".
"E qui - incalzano - si entra nella questione. Abbiamo il distretto cartario più importante a livello europeo, che comprende 12 Comuni dalla Piana alla Garfagnana, 100 aziende con un fatturato pari a quasi 3.500 milioni di euro ed un numero di occupati oltre le 6.500 unità, che da anni chiede alla Regione di trovare una soluzione condivisa. È chiaro che non può essere trattato come un problema delle aziende: è un problema di tutti. Perché questo distretto non è solo un'eccellenza produttiva e di innovazione tecnologica, ma ha un indotto vastissimo e sostiene l'economia del territorio acquistando in loco forniture e lavoro".
"Ignorare la questione - concludono -, non dare riposte a questo tema come a quello di una viabilità sostenibile (perché parliamo di un export di 700 milioni di euro), è il modo per mettere in difficoltà tutte queste aziende e quindi i loro lavoratori, e quindi le rispettive famiglie. Il nostro impegno come candidati al consiglio regionale è aprire un tavolo sulla questione, subito, e portare fondi europei sul nostro territorio, in modo da trovare soluzioni innovative per lo smaltimento del pulper di cartiera in linea con le politiche di economia circolare e di sostenibilità. Un percorso urgente per il comparto cartario per restare competitivo a livello internazionale, di cui la Regione Toscana deve essere guida.
Ci facciamo garanti di questo percorso condiviso".