Si avvicina la data di sabato 6 aprile, giorno in cui le porte del Caffè Di Simo, nella centralissima via Fillungo, si riapriranno eccezionalmente in occasione del centenario pucciniano. Nell'imminenza della riapertura, la Fondazione Giovanni Pascoli vuole ricordare l'importante ruolo di questo locale e del suo antico proprietario, Alfredo Caselli, legato da sincera amicizia con il poeta di Castelvecchio.
È il Presidente Alessandro Adami a sottolineare un'importante coincidenza: "Non possiamo non notare che il Caffè Di Simo riapre i battenti in una data significativa: il 6 aprile, giorno in cui Giovanni Pascoli morì a Bologna. Correva l'anno 1912. Un anniversario sempre rammentato da Alfredo Caselli, amico sincero e importante del poeta. Nelle sale del suo Caffè, Caselli ha ospitato i più alti nomi della cultura italiana a cavallo tra Ottocento e Novecento, in primo luogo Giacomo Puccini e Giovanni Pascoli. Caselli per il poeta fu amico e uomo di fiducia, un rapporto testimoniato da un corposo scambio epistolare, oggi conservato tra l'Archivio di Castelvecchio Pascoli e la Biblioteca Statale di Lucca; un carteggio fondamentale per approfondire la biografia e l'opera pascoliana".
La Fondazione Pascoli parteciperà alla riapertura del Caffè in particolar modo sabato 13 aprile, con la presentazione del volume del prof. Umberto Sereni "Il Caselli. Un caffè nella storia di Lucca" (Maria Pacini Fazzi editore, 2024), che si terrà nelle sale di via Fillungo alle 10.30.
Proprio per ricordare il legame del mecenate col poeta, la Fondazione Pascoli nello scorso mese ha realizzato e distribuito a Lucca un manifesto che raffigura Pascoli e Caselli, con a corredo i primi versi dell'ode dedicata dal poeta all'amico lucchese.