Sarà un anno difficile per Kme perché l'economia internazionale a partire dal secondo semestre del 2022 ha iniziato a rallentare e questo ha iniziato a pesare molto poi a cascata sui conti e sulla produttività degli stabilimenti italiani della società e sugli stabilimenti di Fornaci di Barga. Per questo a inizio settembre i sindacati hanno firmato 2 importanti accordi per gestire la fase di crisi di ordini. "La speranza - evidenzia il segretario Uilm area nord Toscana, Giacomo Saisi - è che sia una situazione provvisoria ma fino a fine anno è difficile che la situazione migliori. C'è una crisi generalizzata del settore e altri competitor in Germania sono costretti a utilizzare strumenti di controllo come la banca ore. Grazie agli ammortizzatori sociali, però, abbiamo migliori margini di manovra". Azienda e sindacati, infatti, hanno raggiunto un'intesa per la chiusura della Cassa integrazione e il passaggio al contratto di solidarietà per 1 anno: "Questo permette di far sì che, volontariamente, chi con 2 anni raggiunge l'età pensionabile, può farlo mentre la Cassa integrazione, strumento teso alla ripresa produttiva, non prevede esuberi. Il contratto di solidarietà difensivo prevede l'annuncio di esuberi. Abbiamo optato per un anno di solidarietà perché potrebbero esserci più persone che agganciando la Naspi potrebbero raggiungere l'età pensionabile.". Uno strumento tampone per un periodo limitato perché la congiuntura economica internazionale prevede una netta ripresa del mercato del rame e delle sue leghe nel giro di 12 mesi circa. "Saranno sempre più utilizzati soprattutto nella transizione ecologica ed energetica prevista entro il 2035 – va avanti Saisi -. Per chi decide di uscire in maniera volontaria, l'azienda integra la Naspi fino alla copertura dello stipendio. Le uscite inizieranno minimo dopo il 12 ottobre. Uscite quindi volontarie con incentivo all'esodo. Ricordiamo inoltre che negli ultimi 2 anni sono state fatte una settantina di assunzioni confermate tutte a tempo indeterminato: ora quindi c'è solo la necessità di riequilibrare lo stabilimento sui volumi attuali, sperando di poter tornare a crescere presto". Leggermente diversa la situazione di Em Moulds ossia le lingottiere, conclude Saisi: "Dopo un periodo di calo di ordini e utilizzo della cassa integrazione, oggi i volumi sembrano essere tornati a livello soddisfacente e non dovremmo avere la necessità di prorogare gli ammortizzatori sociali".
"Contratto di solidarietà alla Kme, esodo volontario per andare in pensione"
Scritto da Redazione
Barga
16 Settembre 2023
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