Ci sono persone, economie e aziende che, come il servizio sanitario nazionale, non si fermano. Come la PCMC – Paper Converting Machine Company S.p.A.. “In questo momento di emergenza – spiega il presidente di PCMC Sergio Casella –ognuno è chiamato a fare la sua parte con correttezza e onestà, in azienda come in ospedale, a scuola, in famiglia. Noi abbiamo lavorato, già prima dell’uscita degli ultimi decreti, per scongiurare il fermo aziendale e garantire tutte le condizioni di sicurezza sul lavoro che, oltre a quelle ordinarie, ora si allargano al Covid-19. L’analisi dei rischi fatta alle prime avvisaglie, ci aveva già instradato su un piano di salvaguardia e sicurezza realizzato in brevissimo tempo grazie allo sforzo dei lavoratori tutti e alla collaborazione della RSU. Essendo partiti in anticipo, abbiamo potuto reperire tutto l’occorrente: mascherine, disinfettanti, gel mani, e quanto necessario per fronteggiare l’emergenza, dispositivi che già una settimana dopo risultavano difficilmente reperibili. Così, al momento dell’emissione del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, quanto messo da noi già in atto risultava anche eccedente alle indicazioni fornite dal protocollo stesso”.
Smart working, protocolli di protezione e ferie per il personale che ne avesse necessità per riorganizzare la propria vita in funzione dei cambiamenti in atto come la chiusura delle scuole, in PCMC sono attivi dai primi giorni di marzo.
“Il nostro scopo primario continua ad essere la tutela delle persone e il rispetto delle norme – prosegue Casella -. La nostra produzione rimane tra quelle considerate necessarie, per cui continueremo come finora ad offrire nostri servizi in ottemperanza al Decreto del Presidente dei Ministri, 22 marzo 2020”.
Solo una cosa è cambiata con l’ultimo decreto: “Al fine di continuare con il piano in corso e per utilizzare quanto messo a disposizione dal governo come strumenti per fronteggiare questa emergenza – spiega Casella -, abbiamo ritenuto opportuno sospendere la solidarietà nata per altre ragioni e sostituirla con la cassa integrazione ordinaria con motivazione covid-19. Questo per fornire ai lavoratori una maggiore tutela in termini di ammortizzatori sociali. Ma il piano produttivo ed i servizi che eroghiamo continueranno come pianificato. Nessuna sospensione e ulteriore riduzione”.
Sicurezza completa. Ecco cosa fa l’azienda per preservare salute e sicurezza delle persone: annullate tutte e le trasferte di lavoro e sostituite da video conferenze e tutti gli altri sistemi informatici a disposizione; più del 35% delle persone lavora con lo smart working; il resto lavora in azienda con modalità a giorni alternati che impediscono assembramenti; sanificazione delle postazioni di lavoro, dei locali comuni, degli spogliatoi, degli strumenti e utilizzo di mascherine e guanti. Aerazione di tutti i locali. La sanificazione interessa anche tutte le spedizioni dei ricambi prima della partenza, riconoscibili con un bollino ad hoc da apporre sui pacchi.
Ad ogni persona che entra in azienda viene controllata la temperatura corporea e vengono sanificate le calzature. Gli accessi alla mensa sono contingentati e non sono ammessi assembramenti.
All’interno dell’azienda e degli stabilimenti sono stati installati dispenser per la sanificazione delle mani in moltissimi punti; viene rispettato rigorosamente il distanziamento sociale: qualora il lavoro imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è necessario l'uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione; è stata predisposta cartellonistica e comunicazione ad hoc; tutti i lavoratori sono stati forniti di vademecum relativi a norme igieniche specifiche e informazioni sul contagio, derivanti direttamente dalle informative ricevute dal Governo. È stato inoltre nominato un Auditor per il controllo giornaliero dell’effettivo rispetto delle norme e operazioni previste con check list di verifica su qualsiasi anomalia che possa compromettere l’efficacia delle misure adottate per il contenimento del virus.
“Il nostro scopo primario è stato ed è la tutela delle persone e il rispetto delle norme per fare la nostra parte nel contenimento maggiore possibile del contagio del virus. Il nostro compito è sempre stato quello di rimanere aggiornati ed in stretto contatto con le autorità e soprattutto rispettare le disposizioni che abbiamo dalle nostre Istituzioni e i decreti legislativi in atto. Al contempo, con la volontà di rispettare i nostri impegni presi ed assicurare i nostri servizi ai nostri clienti abbiamo attivato una comunicazione diretta con loro”.