“Il progetto “Doppio Sorriso" è nato nel 2011, nel 2016 siamo arrivati anche al Meyer e dall'inizio di questo anno abbiamo iniziato a collaborare anche con l'Isi Barga, quindi ad ora siamo attivi anche su Lucca, Prato e Pistoia.” Queste le parole di Alessandro Bertolucci, che assieme a Gianni Nuzzi porta avanti un progetto di doppiaggio inclusivo e che è riuscito a coinvolgere tutti i ragazzi con bisogni speciali dell'Isi Barga. “Abbiamo potuto offrire qualcosa dopo la pandemia, e anzi ci siamo portati avanti rispetto prerogative grazie a una nuova sezione con suoni e rumori: questa rende il progetto ancora più inclusivo, così che anche coloro che hanno problemi di linguaggio possono partecipare attivamente alla realizzazione dei contenuti.
Ringraziamo quindi sia la preside Iolanda Bocci che ci ha permesso di collaborare con i ragazzi, sia la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che ha finanziato il progetto.”
Continua poi parlando degli studenti: “Per molti versi, abbiamo visto grandi miglioramenti, soprattutto in coloro che sono riusciti a superare al meglio momenti di “ansia”: noi siamo riusciti a stravolgere i dialoghi in chiave ironica per seguire le esigenze dei ragazzi, e da esperto vedo un aumento della scioltezza nel linguaggio in tutti loro. Sono ragazzi molto partecipi, che non si giudicano a vicenda, e soprattutto molto affiatati: questo perché non si va a correggere il difetto, ma ci si adegua ad esso per valorizzarlo.”
Anche la professoressa Rossella Piegaia, coordinatrice dell’inclusione, ci racconta come questo lavoro aiuti i ragazzi a mettersi nei panni degli altri, empatizzando con i personaggi: “I ragazzi hanno risposto benissimo, sono tutti molto entusiasti dei lavori che hanno portato a termine: da Hercules a Puddington, l'ultimo filmato dove possiamo vedere come i ragazzi si siano impegnati nel ricostruire tutti i suoni di sottofondo, dando una percezione e riconoscendo un'attenzione diversa verso ciò che ci circonda, in modo più critico e meno superficiale. I miei colleghi inoltre, come me, si sono dichiarati molto gratificati dalla riuscita del progetto, soprattutto perché rispetto ad altri questo non ha mai visto un calo della partecipazione ma anzi, un aumento, anche fra ragazzi normodotati. Insomma, un successo grazie anche all'attenzione che la preside ha verso i laboratori di carattere inclusivo come questo.”
Oggi, invece, stanno iniziando una scena tratta da Dragon Trainer: probabilmente, la più difficile che i ragazzi abbiano mai provato, ma già da subito vediamo come, davanti al microfono, siano tutti già pronti a registrare.