Un viaggio nella storia dei beni civici del nostro territorio, tramite un convegno nato da un'idea della Asbuc di Barga, gruppo a tutela dei beni comuni, che è stata accolta da associazioni come la fondazione Ricci, l’istituto storico Lucchese, il gruppo di studi dell’alta Valle del Reno e l’Accademia del Frignano “Lo Scoltenna”: la prima sessione di questa serie di eventi si terrà questo sabato 10 ottobre alle 15:30 in via Roma 20 a Barga, presso la sede della fondazione Ricci Onlus, per poi proseguire il giorno successivo alle 10 presso il teatro comunale di Riolunato (MO) e concludendosi con un'altra giornata in primavera.
Questi eventi seguiranno un preciso schema di svolgimento, come spiegato dal nome “Un diverso modo di possedere i beni comuni, dalla storia al futuro”: mentre il primo ed il secondo giorno si parlerà in particolar modo al passato, l’ultima giornata (con data ancora da definirsi) avrà uno sguardo puntato in avanti, con la speranza di riuscire ad analizzare e a spiegare cosa sarà possibile fare con la grande ricchezza storica e culturale che abbiamo nella nostra Valle.
Andando nello specifico, per quanto riguarda l'evento di sabato, interverranno quattro relatori, tutti decisamente qualificati dal punto di vista accademico, che andranno ad analizzare le peculiarità dei beni civici nella storia di Barga e della Valle del Serchio: il primo a prendere la parola sarà Giorgio Pizziolo, che tratterà di “Beni comuni natura e comunità: il crinale che ci unisce”. A seguire Giuseppe Nardini ci parlerà dei beni della comunità di Barga a cavallo sull’Appennino e Pier Giuliano Cecchi approfondirà l'apice della storia di Pierino Belli a Barga; infine Manuele Bellonzi spiegherà come fosse possibile la gestione dei conflitti nelle proprietà collettive nella Garfagnana del Settecento.