C.P.I.A., per chi non lo sapesse, è un acronimo: sta per Centro Provinciale Istruzione Adulti. In pratica, una scuola pubblica che ha la caratteristica - davvero non comune per gli insegnanti - di avere classi composte da alunni, perlopiù, ‘maturi’. Perché sì, si può imparare in ogni fase della vita. Anche quando, ormai non più di primo pelo, l’esperienza sembra averci detto tutto dell’esistenza.
A Carpi, in provincia di Modena, uno di questi centri ha avuto la bella idea di accogliere – è proprio il caso di dirlo – un progetto di lettura ad alta voce per promuovere l’empowerment (termine difficile che indica, in sostanza, il processo sociale multidimensionale tramite il quale individui e popolazioni acquisiscono una migliore comprensione e controllo sulla propria vita) nelle pratiche di orientamento in contesti interculturali.
Nello specifico, gli insegnanti della scuola hanno scelto di leggere due dei tre libri autobiografici pubblicati dalla scrittrice ed attivista italiana, nata ivoriana e cresciuta in Burkina Faso, Talatou Clèmentine Pacmogda e di selezionare insieme alcune parti dei testi per poi distribuirle agli alunni. Attraverso la lettura ad alta voce, gli adulti hanno avuto modo di riflettere su determinate parole che, più di altre, li hanno colpiti per il significato profondo che esse possiedono – sia per se stessi che per l’intera umanità: terra, vita, amore, amici, mamma, rabbia, piangere, soldi, rispetto, mare etc.
“È stata una bellissima esperienza – ha commentato Clèmentine Pacmogda, oggi ricercatrice universitaria ma, fino a poco tempo fa, essa stessa docente nelle scuole -. È stato come ritrovarmi di nuovo in classe, però davanti ad alunni più maturi a livello umano e più consapevoli dell’importanza dell’istruzione; alunni che hanno voglia di dialogare e di condividere la propria esperienza di vita, facendosi comunque capire nonostante le difficoltà ad esprimersi chiaramente; alunni, che non hanno sempre bisogno di essere richiamati e con i quali si può parlare di tutto”.
I C.P.I.A. sono infatti scuole pubbliche statali aperte a tutti, anche agli stranieri che non hanno assolto l’obbligo di istruzione e che intendono conseguire il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione; che sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e che intendono conseguire il titolo di studio conclusivo del secondo ciclo di istruzione; o che, infine, intendono iscriversi ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana.
Luoghi di accoglienza e di orientamento interculturale, insomma, che promuovono - anche attraverso progetti come le letture ad alta voce - un ambiente inclusivo e formativo e che spronano a considerare l’istruzione (anche da adulti) la base per potersi inserire nella società ed allargare la possibilità di vedere certe porte aprirsi.
Al C.P.I.A. di Carpi gli adulti imparano leggendo i libri di Clèmentine Pacmogda
Scritto da andrea cosimini
Barga
05 Maggio 2024
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