Il primo importante passo è stato compiuto, e vede il sinergico coinvolgimento di quattro attori principali: la Soprintendenza, il comune di Bagni di Lucca, l'Università di Pisa e naturalmente gli abitanti di Vico.
L'antico borgo fu distrutto da un violento sisma oltre mille anni fa, e da allora l'abitato si spostò. Adesso sembra essere arrivato il momento giusto per riscoprire quelle bellezze, nascoste ormai tra i boschi, sotto un terreno ricoperto di erba e sterpaglie.
Vico è il paese misterioso per eccellenza, racchiuso all'interno di verdeggianti boschi di castagni, fu fondato (secondo una leggenda che sembra intrecciarsi, come spesso accade, con la realtà) dai fratelli Pacelli, esuli da Roma. La sequenza simbolica dei bassorilievi (un crocifisso, un albero della vita, un cavaliere con in mano una spada, una scacchiera e la Madonna in trono) sulla facciata della romanica pieve di San Paolo non è stata mai decifrata: richiama tuttavia un messaggio esoterico, con rimandi marcati (ad esempio la scacchiera) all'Ordine dei Templari.
Ad attirare l'interesse oggi è però il vecchio paese, e lo scorso mercoledì (22 gennaio) c'è stato un sopralluogo che oltre agli abitanti del paese ha coinvolto, come detto sopra, rappresentanti del comune, della Soprintendenza e dell'Università di Pisa, oltre alla presenza di un'archeologa. Intanto si parla di ripristinare e rendere accessibile e sicuro il perorso che conduce all'antico borgo, che nasconde bellezze e testimonianze uniche, come una chiesa intitolata a San Marco e una Rocca, antica fortificazione romana.
Il prossimo step dovrebbe tenersi a maggio/giugno, con una nuova visita in cui saranno coinvolti anche degli studenti dell'Università di Pisa.
Vico Pancellorum: l'affascinante idea di riscoprire l'antico borgo distrutto
Scritto da Redazione
Bagni di Lucca
24 Gennaio 2020
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