Il consigliere comunale di Bagni di Lucca Claudio Gemignani, per voce del gruppo "Un futuro per Bagni di Lucca", porta nuovamente all'attenzione delle istituzioni la situazione della storica strada ducale. Una strada che da anni ormai è oggetto di continui disservizi, con chiusure e polemiche annesse, con gli stessi cittadini che in più occasioni hanno provato, senza fortuna, a chiedere interventi risolutivi.
Persistendo la situazione di disagio, il consigliere comunale Gemignani e il consigliere provinciale Giannoni si sono recati per un sopralluogo sulla strada provinciale, che attraversa la Valfegana e insiste sui comuni di Coreglia e Bagni di Lucca.
"Durante il sopralluogo abbiamo riscontrato condizioni disastrose - ha dichiarato Gemignani -, con frane, smottamenti, cigli stradali rovinati dagli ungulati e relativi intasamento delle chiaviche".
"Una manutenzione pressoché assente - ha proseguito -, che rende la situazione ancor più grave considerando che la strada porta a due rifugi (riconosciuti dal CAI, nda), e ci sono anche diversi abitanti, da considerarsi come tutti e non abitanti di serie B".
A seguito della presa visione della situazione, il consigliere provinciale Giannoni presenterà un'apposita interpellanza al presidente della provincia.
La strada provinciale 56 collega, attraverso la Valfegana, Bagni di Lucca con il valico appenninico Foce a Giovo. La sp56 è la parte toscana della storica via Ducale. Fu voluta nel 1819 da Maria Luisa di Borbone, duchessa di Lucca, e da Federico IV, duca di Modena, per collegare le due città.
La strada è molto frequentata in quanto porta a località turistiche come l'Orrido di Botri, e ai crinali appenninici del Rondinaio e del Giovo, e pure al Lago Santo.