Il 10 ottobre è entra in vigore la legge n. 137/2023 che stabilisce l'applicazione di una sanzione penale (e non più di una sanzione amministrativa) anche nel caso di abbandono rifiuti compiuto da soggetti che non sono titolari di imprese o responsabili di Enti. In base a quanto stabilito dalla nuova versione dell'articolo 255 del Dlgs 152/2006, chiunque compia un abbandono di rifiuti è oggi punito con ammenda da mille a 10mila euro (aumentata sino al doppio se l'abbandono riguarda rifiuti pericolosi) in luogo della previgente sanzione amministrativa pecuniaria da 300 a 3mila euro. Nel caso la violazione sia operata da imprese o enti permangono invece le sanzioni penali più alte, ovvero l'arresto da tre mesi a un anno o l'ammenda da 2mila 600 euro a 26mila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi e la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e l'ammenda da 2mila 600 euro a 26mila euro se si tratta di rifiuti pericolosi.
Nei giorni scorsi un cittadino del comune di Bagni di Lucca è stato sorpreso dai militari del locale nucleo carabinieri forestale subito dopo aver depositato in un terreno agricolo ben 30 sacchi contenenti rifiuti domestici indifferenziati.
Il responsabile è stato quindi denunciato alla procura della Repubblica di Lucca e contestualmente gli sono state impartite le prescrizioni allo scopo di eliminare gli effetti della sua condotta.
Si invita tutta la cittadinanza a prestare particolare attenzione alla nuova normativa e a non abbandonare rifiuti al fine di evitare sanzioni penali.