Si svolgerà mercoledì 13 dicembre la manifestazione a sostegno della scuola contro “l’accorpamento” dell’istituto comprensivo di Bagni di Lucca, che partirà dalla scuola primaria di Fornoli alle 8.30 , per arrivare alla scuola secondaria del capoluogo e alla quale i genitori dell’istituto hanno invitato tutta la popolazione del territorio.
La manifestazione è stata organizzata , in seguito alla notizia arrivata al sindaco del comune di Bagni di Lucca venerdì 1 dicembre che annunciava il taglio di quattro istituti scolastici in provincia di Lucca, tra cui appunto i tre comprensivi di Pescaglia, Bagni di Lucca e Stazzema e l’istituto Stagi di Pietrasanta.
“Mercoledì 6 dicembre presso la scuola del capoluogo - comunicano i consiglieri di opposizione Annamaria Frigo e Laura Lucchesi - si è svolta una riunione alla presenza dei genitori e della dirigente scolastica Giuliana Pirone, alla quale abbiamo partecipato per ascoltare e dimostrare la nostra piena solidarietà alle persone coinvolte del territorio e al termine della quale abbiamo prontamente riferito ai nostri cnsiglieri regionali di riferimento Vittorio Fantozzi e Marco Stella, per affidare a loro le richieste avanzate e cercare una possibile soluzione. I sindaci dei territori coinvolti contestano alla Regione i criteri della tabella redatta dalla agenzia per la coesione territoriale in data 1 gennaio 2020 che classifica i comuni delle aree interne in “intermedi”, “periferici” e “ultraperiferici”, prendendo come unico parametro di riferimento la distanza in minuti di percorrenza dal comune di destinazione prevalente. E’ applicando questi criteri che la Regione ha approvato la delibera con cui sono stati tagliati gli istituti. In questo modo il Comune di destinazione prevalente per Bagni di Lucca e Pescaglia diventa Lucca. La sola distanza dal Comune di destinazione prevalente, con difficoltà si applica però ai nostri territori, pensiamo soltanto ai tempi di percorrenza verso la città di Lucca con una viabilità spesso messa in ginocchio dal cattivo tempo, che non ci rende territorio “intermedio” ma assolutamente periferico”.
“Quello che ci indigna - affermano Lucchesi e Frigo - è che l’assessore regionale Nardini affermi che la delibera regionale sia una scelta voluta dal Governo Meloni e scarichi dunque ogni responsabilità sul governo di centro destra, quando invece la “selezione delle Aree Interne" deriva dall’accordo di partenariato 2014-2020 per l’Italia che definisce l’approccio volto ad affrontare le sfide demografiche delle Regioni o a rispondere a esigenze specifiche di aree geografiche caratterizzate da gravi e permanenti svantaggi naturali e demografici. In questo contesto venne presentata la definizione di “Aree interne”, intese come quella parte maggioritaria del territorio italiano caratterizzata dalla significativa distanza dai centri di offerta di servizi essenziali. Cerchiamo in merito a problemi che investono il nostro territorio, di essere sempre a fianco dei nostri concittadini e anche in questa occasione come opposizione di centro destra ci attiveremo per trovare risposte concrete , non scaricando le responsabilità sugli altri come sta facendo continuamente l’amministrazione regionale Pd, che ricordiamo ha potere in tema di formazione e ci governa da 40 anni.”
