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Scritto da Redazione
Bagni di Lucca
30 Ottobre 2024

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"I nostri interventi, con il consigliere Alessandro Capecchi, nella Commissione Ambiente del Consiglio Regionale che si è svolta nei giorni scorsi , hanno confermato  l' assoluta contrarietà di Fratelli d'Italia alla riapertura dell'impianto di trattamento dei rifiuti che si trova in località Tana Termini a S.Marcello Piteglio, ma con grandi ricadute anche e soprattutto  a Bagni di Lucca, essendo nell'alveo della Lima". Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Vittorio Fantozzi e il consigliere comunale di Bagni di Lucca Annamaria Frigo prendono posizione in vista della conclusione dell' iter nella conferenza dei servizi regionale.

"Come è stato ribadito in commissione, non esistono i presupposti ambientali e logistici per autorizzare la rinascita di un impianto, quello di compostaggio che ha iniziato nel 2016 la propria attività e che ha fatto molto discutere, che è stato chiuso con notevoli strascichi giudiziari e legali con fallimenti e problematiche varie e commissioni parlamentari e regionali che si sono occupate di esso. Insieme a questo aspetto, c'è la contrarietà degli enti comunali, S.Marcello Piteglio e Bagni di Lucca.

Oggi torna un progetto di riattivazione che ha un impatto ambientale devastante per una area a forte vocazione naturalistica, quella della Lima,  al centro fra l'altro di progetti di turismo sostenibile e attività sportive come il rafting e simili che sono assolutamente incompatibili con un digestore anaerobico che trasformerebbe la frazione organica dei rifiuti solidi urbani in biogas, ovvero il biometano"

"La conferenza dei servizi deve valutare tutti questi elementi e la invitiamo a esprimere parere negativo- concludono Fantozzi e Frigo - Non ci sono le condizioni infrastrutturali e soprattutto, di tutela dell'ambiente e chiediamo alla Regione Toscana che ci ripensi, qualora avesse intenzione di concedere il via libera a questa struttura, decisamente impattante, e al Comune di Bagni di Lucca di farsi sentire in modo più chiaro e adeguato al pericolo che la popolazione e l'ambiente del territorio stanno correndo".

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