Proveniente da una famiglia storica di Bagni di Lucca, Fabrizio Giovannini si presenta alle prossime elezioni regionali nelle fila di Forza Italia. Molto noto sul territorio per l’impegno in diversi settori sociali, gli abbiamo chiesto una breve presentazione agli elettori: “Nasco giornalista, fondatore di A Tutto Campo e collaboratore di emittenti radiofoniche e televisive tra cui Tiesse e Radio Fornaci. Con il tempo entro nel mondo dello sport, che da sempre è la mia passione, diventando direttore di società importanti come Massese, Ponsacco, Castelnuovo, Folgor Marlia, Tau Calcio e sviluppo la mia attività nell’organizzazione di manifestazioni sia sportive che di spettacolo che mi hanno permesso di conoscere personaggi importanti a livello nazionale che vorrei, con il tempo, coinvolgere in iniziative per la promozione della nostra splendida terra. Da alcuni anni sono presidente della società che gestisce il trofeo internazionale Tommaso Maestrelli, divenuto ormai la manifestazione di questo settore più importante in Italia”.
Giovannini è attivo anche nel mondo politico locale, come ci spiega: “Sono stato coordinatore di Forza Italia di Bagni di Lucca, città che amo visceralmente e per la quale mi batterò con tutte le forze per il suo rilancio termale turistico e lavorativo”.
Per il candidato la strada è una: “In un momento così difficile con le poche risorse che arrivano, c’è solo una strada da seguire: quella della solidarietà tra le persone e tra le componenti sociali ed economiche della società. Mettere da parte le gelosie e le ripicche degli anni passati e creare un centro destra forte ed unito che pensi esclusivamente al rilancio di tutto il territorio”.
Parlando della Valle nel suo insieme, su quali aspetti punteresti? “Sono unico candidato di Forza Italia da Ponte a Moriano al Passo dei Carpinelli, una Valle che conosco molto bene: conosco bene la Garfagnana, avendo studiato a Castelnuovo e svolto l’attività di direttore per tanti anni nella locale società. E’ un territorio bellissimo e poco valorizzato e poco sfruttato per le bellezze che ha.
Esempio: la Versilia ha milioni di visitatori, ma quanti di questi vengono in Valle del Serchio? Dovremmo organizzare iniziative che portino questo tipo di clientela nelle nostre zone, migliorando i trasporti, aumentando gli eventi culturali e sviluppando quello che è il mio lavoro, il turismo legato allo sport. E’ vergognoso che nel 2020 non ci sia una linea ferroviaria elettrificata. In troppi anni si è parlato di progetti ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Un altro tema a cui dedicare attenzione è il lavoro che, impoverendosi sempre più, ha portato ad uno spopolamento dei borghi di montagna che invece hanno bisogno di aiuti per il suo rilancio. Ridicolo che in un paesino di 100 anime, con le difficoltà di chi vive in queste terre, si debbano pagare le stesse tasse rispetto ad un centro con bel altro sviluppo economico”.
Ritieni che la candidata che la sua lista sostiene, Susanna Ceccardi, abbia possibilità di sovvertire il pronostico? “In generale dopo 50 anni di potere delle sinistre in Toscana ed un sistema che ha prodotto solo indebolimento sociale, è arrivato il momento di svoltare e dare la possibilità di un’alternativa governativa in Regione. Il centro destra si presenta compatto e unito e con tutte le carte in regola per vincere”.
Conosciamo bene il suo forte legame che la univa ad Altero Matteoli: da cosa nasce? “Matteoli era legatissimo a mio padre Luano, ho avuto l’onore di averlo testimone di nozze: tutti devono riconoscere a quest’uomo di aver fatto tanto per la Valle durante i suoi incarichi di governo”.